Viaggio a Torino nella Camera dei deputati del Parlamento Subalpino
Da Redazione TorinoFree.it
Marzo 12, 2018

A Torino per la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera, sabato 17 e domenica 18 marzo, dalle 10 alle 19, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano riaprirà, per il pubblico la Camera dei deputati del Parlamento Subalpino.
Sarà un evento eccezionale per permettere ai visitatori di vivere il piacere di entrare nel cuore della storia d’Italia e cogliere le radici delle dinamiche che regolano l’identità italiana di oggi.
Con l’articolo 3 dello Statuto albertino, la costituzione concessa dal re Carlo Alberto (1798-1849) il 4 marzo 1848, fu stabilito che il potere legislativo fosse esercitato dal sovrano, dal Senato e da una Camera dei Deputati.
Grazie a questo provvedimento, che cancellava il potere assoluto del monarca, ci fu la necessità di trovare in breve tempo luoghi adatti che potessero ospitare le attività parlamentari.
In una relazione di fine marzo del 1848 il ministro dell’Interno Vincenzo Ricci (1803-1868) trovò adatta per la Camera alta di nomina regia l’aula di Palazzo Madama in piazza Castello, mentre per la Camera elettiva fu deciso l’ampio salone del Guarini in Palazzo Carignano, nell’omonima piazza.
Per l’allestimento di quest’ultimo furono incaricati l’architetto Carlo Sada (1809-1873) con i pittori Francesco Gonin (1808-1889), Angelo Capisani, Angelo Moja e Giovanni Rusca.
Stabilita la legge elettorale con il regio editto numero 680 del 17 marzo 1848, le prime votazioni del regno di Sardegna si tennero il 27 aprile e il 9 maggio, tra ali di folla festante, i 204 deputati eletti fecero il loro solenne ingresso in un emiciclo dagli scanni rossi, con i democratici che si posizionarono a sinistra e i liberali a destra.
A essere eletto primo presidente della Camera fu l’abate Vincenzo Gioberti (1801-1852) e l’aula restò in funzione fino al 18 ottobre 1860 dopo che, a causa delle annessioni, fu necessario trovare una soluzione al primo parlamento italiano.
Questa sala oggi è l’unica aula parlamentare rimasta integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848 ed è riconosciuta monumento nazionale dal 1898 e dal 1938, anno del trasferimento del Museo a Palazzo Carignano, la Camera Subalpina fu parte integrante dell’esposizione.
Dopo gli importanti interventi di restauro del 1988 e del 2011, che ne hanno garantita la conservazione, non è più stata accessibile e normalmente i visitatori possono ammirarla da un ampio affaccio esterno che ne permette la visione d’insieme.
L’appuntamento di quest’anno avrà anche altre due importanti iniziative, nella prima i visitatori potranno sperimentare anche una visita virtuale dell‘Aula del Parlamento Subalpino attraverso l’utilizzo di occhiali VR, grazie a un progetto di TIM, nel contesto delle attività di sperimentazione della rete 5G, che permette di applicare la capacità della virtual reality in tempo reale fra persone con una modalità totalmente immersiva.
Inoltre sabato 17 marzo, alle 16, nel contesto del progetto Il Cavour nei luoghi di Cavour, il coro e l’orchestra di fiati degli allievi del Liceo Musicale Cavour di Torino eseguiranno la versione integrale de Il Canto degli Italiani, in omaggio al riconoscimento dell’inno di Mameli quale inno nazionale, presso l’Aula della Camera del Parlamento Italiano, un altro dei luoghi che fa parte del percorso del Museo Nazionale del Risorgimento.
Articolo precedente
Stimolazione magnetica transcranica: dove farla e come funziona
Articolo successivo
Weekend con Edicolarte per Aurora a Torino
Redazione TorinoFree.it