sei qui:
Home »
Un week end a Meana di Susa tra letteratura, storia del Novecento italiana e alpinismo
Da Redazione TorinoFree.it
Luglio 11, 2013
L’Associazione Culturale “Dal Gallo Sebastiano” presenta “POINT LENANA”, libro a cura di Wu Ming 1 e Roberto Santachiara. La presentazione avrà luogo a Meana di Susa il 13 e 14 Luglio, dedicando un intero week-end alla letteratura, all’alpinismo e alla storia del Novecento Italiano.
Il programma:
Sabato 13 Luglio, ore 16,30 si darà avvio al week-end di letteratura e alpinismo presso il Tempio Evangelico di Via Mattie 11, a Meana di Susa. La presentazione è gratuita, per adulti e bambini, accompagnata dalle musiche di Filippo Sottile e della Piccola Orchestra dei Sentieri. Inoltre, La libreria di Bussoleno “La Città del Sole” parteciperà all’evento con un banchetto di libri in itinere. A seguire, su prenotazione, è prevista una cena a base di pizza presso il Forno di Raul di Borgata Durante, Meana, per continuare a dialogare con autori e musicisti.
Domenica 14 Luglio, invece, è prevista un’escursione con gli autori e i musicisti al Lago delle Savine, per chiacchierare a proposito di montagna, resistenza, alpinismo e letteratura. Si raccomanda la prenotazione al numero sotto indicato e il pranzo al sacco. In caso di maltempo l’escursione sarà tristemente annullata.
Il libro:
“Point Leana” non è altro che un’inchiesta-romanzo, un saggio che attraversa il Novecento Italiano, spaziando dalla storia all’alpinismo, su e giù tra l’Africa e le Alpi Giulie. Il libro è il risultato di anni di viaggi, interviste e ricerche d’archivio. Vengono narrate le storia di tre italiani che, durante la Seconda Guerra Mondiale, fuggono da un campo di prigionia africano per scalare il Monte Kenya. “Point Lenana” è dunque un racconto di tanti racconti, di esploratori e squadristi, di poeti e diplomatici, di guide alpine e guerriglieri, dell’africa e delle alpi Giulie; attraversa i territori e la storia di quattro imperi. Parla di uomini che vagarono sui monti; uomini che in pianura e in città si sentivano oppressi dal pesi di elmi e armature, ma che solo in montagna si sentivano finalmente leggeri, finalmente sé stessi. La montagna era tempo liberato, rubato al dover vivere, conquistato con unghie, denti e piccozza.
Articolo precedente
Torino, il canto e la passione dei ragazzi del Vox Viva
Articolo successivo
Torino ha la vetmobile, il veterinario a domicilio
Redazione TorinoFree.it