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Tappeti preziosi dalla Cina a Torino

Da Redazione TorinoFree.it

Gennaio 15, 2016

Tappeti preziosi dalla Cina a Torino

tappeti cina 1I trentacinque esemplari più belli e ancora esistenti tra i tappeti degli imperatori della Cina sono esposti fino al 28 marzo nel Museo d’Arte Orientale di Torino, per la mostra Il Drago e il Fiore d’Oro. Potere e Magia nei tappeti della Cina Imperiale.

Infatti, nel corso della dinastia manciù dei Quing, dal 1644 al 1911, le stanze più ricche della Città proibita di Pechino furono decorate da manufatti eseguiti con tecniche e materiali particolarmente raffinati e preziosi, commissionati ad abilissimi artigiani-artisti del Turkestan orientale.

Per allietare l’Imperatore, gli arredi e in particolare i tappeti furono rinnovati nella lavorazione, ad esempio al posto della lana si cominciò a usare la seta, e i fili usati per intrecciarli divennero d’argento e d’oro dal momento che erano ricoperti da una leggera lamina di rame, e in seguito bagnati nei due metalli nobili, diventando molto eleganti e raffinati.

Alcuni dei nomi dei tappeti parlano del loro contenuto, come Nove Draghi Imperiali o Cinque Draghi e le Perle, Il Giardino delle delizie e Il Giardino del Fiore d’Oro dato che “i tappeti sono molto più che un oggetto” dice il direttore del Mao Marco Biscione “sono una manifestazione vivente del potere, sono simboli dell’universo e osservarli da vicino è una grande opportunità”.

Tra le salette della mostra e il catalogo a disposizione del pubblico, si scopre che il tappeto è qualcosa tra il sacro e il profano, quasi uno spazio che avvicina pian piano al paradiso taoista e all’immortalità, dal momento che tra i suoi numerosi simboli s’intrecciano insegnamenti Zen ed esoterici.

“Se durante lo stato di quiete lo spirito ha la sensazione di una grande serenità quasi come in un’ebbrezza lucida, questo è un segno che lo yang è armonicamente distribuito in tutto il corpo; allora il Fiore d’Oro comincia a sbocciare” diceva il filosofo e poeta cinese Lü Tzu.

La mostra ha una colonna sonora composta appositamente da Nina Danon, dai video di Andreas Nold e da una gradevole fragranza, che rende l’intera esperienza del tutto multisensoriale.

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