Salgari il viaggio continua al Borgo Medievale di Torino
Da Redazione TorinoFree.it
Settembre 29, 2017
Un omaggio alla vita e alla fantasia dello scrittore veronese Emilio Salgari, è questa la mostra Salgari il viaggio continua… I libri del Capitano dalle edizioni torinesi al mondo dei media che dal 28 settembre al 18 febbraio 2018 sarà visitabile presso il Borgo Medievale di Torino.
L’esposizione spiega il lungo rapporto tra la vita e l’opera di Emilio Salgari e la città di Torino, dove lo scrittore si trasferì da Verona e in cui visse tra il 1893 e il 1911, anno in cui si tolse la vita.
Nella mostra si trova la rassegna delle principali opere dello scrittore edite dagli editori torinesi Speirani e Paravia negli anni compresi tra il 1894 e il 1904, con racconti di viaggio e d’avventura, storie naturalistiche e ambientazioni nei paesi del Nord, ma anche una ricca serie di traduzioni di romanzi francesi, attività che in seguito Salgari abbandonò del tutto.
Parallelamente, la mostra esplora il successo e la popolarità dell’opera salgariana con una selezione di titoli emblematici che evidenziano i romanzi e racconti del Capitano siano stati col tempo al centro non solo di traduzioni ma anche d’innumerevoli adattamenti, trasposizioni e passaggi nel mondo del media.
Dall’antichità classica di Cartagine in fiamme al Cinquecento di Capitan Tempesta e Il Leone di Damasco, dal ciclo indo-malese con I misteri della Jungla nera al ciclo dei Corsari con Il Corsaro Nero e Gli Ultimi Filibustieri, l’esposizione presenta di tutti questi titoli varie traduzioni, adattamenti e trasposizioni, dal fumetto al cinema, alla TV.
Oltre però ai numerosi film esplicitamente tratti dai romanzi di Salgari, fin da inizio Novecento i personaggi e le ambientazioni dello scrittore furono una notevole fonte d’ispirazione per l’immaginario del cinema muto, come nel caso di Cabiria, il capolavoro del 1914 del regista piemontese Giovanni Pastrone, che s’ispirò al romanzo di Salgari Cartagine in fiamme, con le didascalie scritte da Gabriele D’Annunzio.
Si possono vedere anche una serie di versioni parodiche e satiriche, come un numero dedicato a Salgari della rivista umoristica Il Travaso del 1951 e vari materiali legati a Giovanna, la nonna del Corsaro Nero, il celebre sceneggiato televisivo RAI degli anni Sessanta.
Ancora per la TV e il cinema ci sono varie fonti legate alle trasposizioni degli anni Settanta, Sandokan e Il Corsaro Nero, interpretati da Kabir Bedi e diretti da Sergio Sollima, che diedero vita a un grande e diffuso merchandising, con dischi, giochi in scatola e gadget di vario tipo, contribuendo a diffondere anche all’estero la popolarità di Salgari.
La mostra presenta alla fine una serie di rare edizioni del primo Novecento, disegni originali, giochi, locandine e manifesti e preziosi manoscritti salgariani, che erano parte della donazione di Vittorio Sarti pervenuta alla Fondazione nel 2011.
Accanto alla mostra si può vedere il filmato I miei volumi corrono trionfanti. Con Salgari da Torino nel mondo, realizzato dalla Fondazione Tancredi di Barolo nel 2008.
Articolo precedente
Villarbasse Vini e Stelle con StayDo
Articolo successivo
Tarocchi. Dal Rinascimento a oggi a Torino
Redazione TorinoFree.it
Articoli correlati
21 dicembre, il giorno più corto dell’anno (no, non è Santa Lucia)
Dicembre 21, 2024