Ometto Carlo Pittara e la Scuola di Rivara
Da Redazione TorinoFree.it
Settembre 06, 2016
Dal 22 settembre al 15 gennaio 2017, il Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto a Torino proporrà una mostra dedicata al percorso artistico di quei pittori che frequentarono la scuola di Rivara, animata dalla figura di Carlo Pittara.
Ideata in collaborazione con lo Studio Berman di Giuliana Godio e a cura di Giuseppe Luigi Marini, l’esposizione vedrà settanta opere di dodici artisti, provenienti da collezioni private italiane, selezionate secondo un elevato criterio qualitativo e storico.
Accanto ai piemontesi Carlo Pittara, Vittorio Avondo, Ernesto Bertea, Federico Pastoris, e ai torinesi Giovanni Battista Carpanetto, Adolfo Dalbesio e Francesco Romero, di Moncalvo, ci saranno gli artisti liguri Ernesto Rayper e Alberto Issel, naturalizzati come gli iberici D’Andrade e De Avendaño, oltre al fiorentino Antenore Soldi.
Il momento che rappresentano è legato alla ricerca di un sensibile realismo nella rappresentazione del paesaggio agreste, con accenti diversi, ma improntati dalla comune attenzione prima al paesismo ancora intriso di romanticismo dello svizzero Alexandre Calame, oltre a quello dei pittori di Barbizon in Francia e alle novità di Corot e del linguaggio fontanesiano.
Valorizzata prima dal poeta Giovanni Camerana, poi dai critici Emilio Zanzi, Marziano Bernardi e infine da Roberto Longhi, la Scuola di Rivara era già stata riconosciuta da Telemaco Signorini, molto amico di Ernesto Rayper, indubbiamente la figura più dotata del gruppo.
A questa vicenda tardo-ottocentesca, che accantonò la ridondanza della pittura di storia e i ritardi di gusto dell’insegnamento accademico con una visione più veda della realtà, Rivara ha legato per sempre il proprio nome, per una rivoluzione che ha segnato la pittura piemontese, ligure e, attraverso Gignous, quella lombarda della fine dell’Ottocento.
Inoltre ci saranno le Conversazioni d’arte, che approfondiranno questa stagione fondamentale del rinnovamento della pittura italiana e il suo dialogo fecondo con le esperienze europee.
Dopo l’incontro in sala conferenze, si proseguirà con la visita tematica tra le opere esposte in mostra a cura di Anna Maria Cavanna.
Domenica 2 ottobre alle 11 ci sarà Dalla visione romantica di Calame al vero di natura nelle opere dei Maestri di Barbizon: premesse per la Scuola di Rivara, il 23 Dipingere dal vero: i luoghi frequentati dagli artisti nella seconda metà dell’Ottocento, il 13 novembre Il rinnovamento della pittura in Italia: l’esperienza delle scuole di Rivara, Pergentina e Resina, il 4 dicembre Carlo Pittara e gli altri artisti italiani a Parigi: i nuovi soggetti della vita cittadina e il 15 gennaio 2017 Nuove ricerche per gli artisti di Rivara: dal restauro delle antichità medioevali alle arti decorative.
Il prezzo per ogni appuntamento intero sarà 18 euro, ridotto per gli studenti fino a 26 anni, over 65 e convenzioni 15 e per i possessori di Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card 6 euro.
Si deve prenotare telefonando al numero 011.837688.
La mostra sarà visitabile da martedì a venerdì alle 10 e 13 e dalle 14 alle 18 , sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.
Il biglietto intero costerà 8 euro, ridotto per gli studenti fino a 26 anni, over 65 e convenzioni 6 e per i possessori di Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card è gratutito.
Dal 22 settembre al 15 gennaio 2017, il Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto a Torino proporrà una mostra dedicata al percorso artistico di quei pittori che frequentarono la scuola di Rivara, animata dalla figura di Carlo Pittara.
Ideata in collaborazione con lo Studio Berman di Giuliana Godio e a cura di Giuseppe Luigi Marini, l’esposizione vedrà settanta opere di dodici artisti, provenienti da collezioni private italiane, selezionate secondo un elevato criterio qualitativo e storico.
Accanto ai piemontesi Carlo Pittara, Vittorio Avondo, Ernesto Bertea, Federico Pastoris, e ai torinesi Giovanni Battista Carpanetto, Adolfo Dalbesio e Francesco Romero, di Moncalvo, ci saranno gli artisti liguri Ernesto Rayper e Alberto Issel, naturalizzati come gli iberici D’Andrade e De Avendaño, oltre al fiorentino Antenore Soldi.
Il momento che rappresentano è legato alla ricerca di un sensibile realismo nella rappresentazione del paesaggio agreste, con accenti diversi, ma improntati dalla comune attenzione prima al paesismo ancora intriso di romanticismo dello svizzero Alexandre Calame, oltre a quello dei pittori di Barbizon in Francia e alle novità di Corot e del linguaggio fontanesiano.
Valorizzata prima dal poeta Giovanni Camerana, poi dai critici Emilio Zanzi, Marziano Bernardi e infine da Roberto Longhi, la Scuola di Rivara era già stata riconosciuta da Telemaco Signorini, molto amico di Ernesto Rayper, indubbiamente la figura più dotata del gruppo.
A questa vicenda tardo-ottocentesca, che accantonò la ridondanza della pittura di storia e i ritardi di gusto dell’insegnamento accademico con una visione più veda della realtà, Rivara ha legato per sempre il proprio nome, per una rivoluzione che ha segnato la pittura piemontese, ligure e, attraverso Gignous, quella lombarda della fine dell’Ottocento.
Inoltre ci saranno le Conversazioni d’arte, che approfondiranno questa stagione fondamentale del rinnovamento della pittura italiana e il suo dialogo fecondo con le esperienze europee.
Dopo l’incontro in sala conferenze, si proseguirà con la visita tematica tra le opere esposte in mostra a cura di Anna Maria Cavanna.
Domenica 2 ottobre alle 11 ci sarà Dalla visione romantica di Calame al vero di natura nelle opere dei Maestri di Barbizon: premesse per la Scuola di Rivara, il 23 Dipingere dal vero: i luoghi frequentati dagli artisti nella seconda metà dell’Ottocento, il 13 novembre Il rinnovamento della pittura in Italia: l’esperienza delle scuole di Rivara, Pergentina e Resina, il 4 dicembre Carlo Pittara e gli altri artisti italiani a Parigi: i nuovi soggetti della vita cittadina e il 15 gennaio 2017 Nuove ricerche per gli artisti di Rivara: dal restauro delle antichità medioevali alle arti decorative.
Il prezzo per ogni appuntamento intero sarà 18 euro, ridotto per gli studenti fino a 26 anni, over 65 e convenzioni 15 e per i possessori di Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card 6 euro.
Si deve prenotare telefonando al numero 011.837688.
La mostra sarà visitabile da martedì a venerdì alle 10 e 13 e dalle 14 alle 18 , sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.
Il biglietto intero costerà 8 euro, ridotto per gli studenti fino a 26 anni, over 65 e convenzioni 6 e per i possessori di Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card è gratutito.
Dal 22 settembre al 15 gennaio 2017, il Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto a Torino proporrà una mostra dedicata al percorso artistico di quei pittori che frequentarono la scuola di Rivara, animata dalla figura di Carlo Pittara.
Ideata in collaborazione con lo Studio Berman di Giuliana Godio e a cura di Giuseppe Luigi Marini, l’esposizione vedrà settanta opere di dodici artisti, provenienti da collezioni private italiane, selezionate secondo un elevato criterio qualitativo e storico.
Accanto ai piemontesi Carlo Pittara, Vittorio Avondo, Ernesto Bertea, Federico Pastoris, e ai torinesi Giovanni Battista Carpanetto, Adolfo Dalbesio e Francesco Romero, di Moncalvo, ci saranno gli artisti liguri Ernesto Rayper e Alberto Issel, naturalizzati come gli iberici D’Andrade e De Avendaño, oltre al fiorentino Antenore Soldi.
Il momento che rappresentano è legato alla ricerca di un sensibile realismo nella rappresentazione del paesaggio agreste, con accenti diversi, ma improntati dalla comune attenzione prima al paesismo ancora intriso di romanticismo dello svizzero Alexandre Calame, oltre a quello dei pittori di Barbizon in Francia e alle novità di Corot e del linguaggio fontanesiano.
Valorizzata prima dal poeta Giovanni Camerana, poi dai critici Emilio Zanzi, Marziano Bernardi e infine da Roberto Longhi, la Scuola di Rivara era già stata riconosciuta da Telemaco Signorini, molto amico di Ernesto Rayper, indubbiamente la figura più dotata del gruppo.
A questa vicenda tardo-ottocentesca, che accantonò la ridondanza della pittura di storia e i ritardi di gusto dell’insegnamento accademico con una visione più veda della realtà, Rivara ha legato per sempre il proprio nome, per una rivoluzione che ha segnato la pittura piemontese, ligure e, attraverso Gignous, quella lombarda della fine dell’Ottocento.
Inoltre ci saranno le Conversazioni d’arte, che approfondiranno questa stagione fondamentale del rinnovamento della pittura italiana e il suo dialogo fecondo con le esperienze europee.
Dopo l’incontro in sala conferenze, si proseguirà con la visita tematica tra le opere esposte in mostra a cura di Anna Maria Cavanna.
Domenica 2 ottobre alle 11 ci sarà Dalla visione romantica di Calame al vero di natura nelle opere dei Maestri di Barbizon: premesse per la Scuola di Rivara, il 23 Dipingere dal vero: i luoghi frequentati dagli artisti nella seconda metà dell’Ottocento, il 13 novembre Il rinnovamento della pittura in Italia: l’esperienza delle scuole di Rivara, Pergentina e Resina, il 4 dicembre Carlo Pittara e gli altri artisti italiani a Parigi: i nuovi soggetti della vita cittadina e il 15 gennaio 2017 Nuove ricerche per gli artisti di Rivara: dal restauro delle antichità medioevali alle arti decorative.
Il prezzo per ogni appuntamento intero sarà 18 euro, ridotto per gli studenti fino a 26 anni, over 65 e convenzioni 15 e per i possessori di Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card 6 euro.
Si deve prenotare telefonando al numero 011.837688.
La mostra sarà visitabile da martedì a venerdì alle 10 e 13 e dalle 14 alle 18 , sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.
Il biglietto intero costerà 8 euro, ridotto per gli studenti fino a 26 anni, over 65 e convenzioni 6 e per i possessori di Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card è gratutito.
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