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Musica Rap a Torino: ”Weare” il tormentone dell’anno. Intervista backstage.

Da Redazione TorinoFree.it

Luglio 25, 2013

Musica Rap a Torino: ”Weare” il tormentone dell’anno. Intervista backstage.

rabbithouseLuglio 2012: nasceva il Rabbit House, lo studio di registrazione più INN di Torino. Ad un anno esatto un bambino muove almeno i primi passi e Rabbit House, invece, ha già addirittura partorito il suo primo singolo, vero e proprio tormentone tra i giovani rapper torinesi.
Dalla collaborazione di Luca Rigon in arte “Pain” e Marco Serra in arte “Mad”, il Rabbit House nasce allo scopo di creare un luogo in cui l’artista non produce isolato dal resto del mondo ma anzi si confronta con gli altri e cresce sia musicalmente che a livello personale. Nel settembre dello stesso anno lo Studio ha già un ottimo riscontro tra i giovani rapper di Torino che iniziano ad affollare le sale di registrazione.

E’ in questo periodo che i due fondatori sopra citati decidono di avvalersi dell’aiuto di due professionisti quali Mattia Menegazzi in arte “Mene” e Gianluca Coppola in arte “Jack”. Ad oggi il Rabbit House Studio raggruppa più di 110 artisti, per la maggior parte hip hop, e offre una varietà di servizi: dai corsi di scrittura e beatmaking, alla programmazione di live e contest, fino alla realizzazione di videoclip ufficiali. Ma il Rabbit House Studio è soprattutto una “casa” dove gli artisti vengono seguiti nella loro crescita, professionale s’intende, come in una vera e propria grande famiglia. A fine gennaio 2013 il Rabbit House Studio partorisce il suo primo singolo, un progetto che ha scosso il panorama della musica emergente: Wearecementoarmato.  «L’idea di fondo è stata valorizzare, premiare ed esporre al pubblico gli artisti più meritevoli dello studio, ovvero i nuovi volti del rap torinese». Questi volti, recentemente, si sono esibiti a Salerno ed Aosta, entrambe le volte in apertura ai Club Dogo. La forza di WeAre pare essere l’ottimo livello artistico e la sua imprevedibilità.

Intervista agli autori:weare

Quando nasce ufficialmente e come si sviluppa WeareCementoArmato?
L’idea di WeAre nasce nell’estate 2012 da un’idea di Luca Pain Rigon in collaborazione con Marco Mad’s Melodies Serra. Con l’ingresso di Mattia Mene Menegazzi e Gianluca Jack Coppola il progetto prende forma come vetrina per gli artisti più talentuosi del Rabbit House Studio. WeAre infatti si compone di una serie di singoli musicali studiati e prodotti appositamente per artisti emergenti. Al singolo artista chiamato a partecipare non viene richiesto nessun contributo economico (sotto questo aspetto il progetto funziona già come una piccola label indipendente). Attualmente abbiamo prodotto tre singoli: Anthem#1, Più in là e Cento giorni, tutti con sonorità differenti ma comunque improntati sulla musica Rap.

WeareCementoArmato. Perchè questo nome.
Il nome in realtà ha uno scopo ben preciso: vuole richiamare l’idea di qualcosa di solido e difficile da distruggere come il cemento armato.

Recentemente vi siete esibiti in occasione del Meeting del Mare, appuntamento tipico salernitano dove la musica raggiunge, ogni anno, il suo picco massimo con ospiti internazionali e gruppi di rilevanza nazionale. Il vostro singolo ha fatto d’apertura ai Club Dogo. Emozioni, sensazioni.. raccontateci di questa esperienza.
Oltre all’organizzazione eccellente dell’evento ciò che con piacere porteremo nei nostri ricordi, più di ogni altra cosa, è l’affiatamento del pubblico, un grande pubblico e quando il pubblico ”ti accompagna”, si sa, la passione per la musica esplode oltre i limiti e l’adrenalina sale, le emozioni sono indescrivibili e le sensazioni di felicità e soddisfazione fanno il resto.

Ma non solo il Sud ha goduto della vostra musica. In occasione della ”Aosta Sound Fest 2013”, tenutasi nel mese di Giugno, anche qui nel Nord avete avuto occasione di mostrare ad un grande pubblico le vostre doti ed il vostro talento, e sempre in apertura ai Club Dogo.
Esatto. Il live di Aosta si è tenuto allo stadio Puchoz di Aosta, durante l’Aosta Sound Fest, appunto. Purtroppo i live sono sempre troppo brevi ma anche di questo concerto portiamo un ottimo ricordo; anche qui la partecipazione del pubblico è stata eccezionale, intensa e la maggioranza conosceva le canzoni di WeAre, e questo è stato un ulteriore elemento di  soddisfazione.

Quali sono i progetti futuri del Rabbit House?
Il Rabbit House ha molti progetti in cantiere per il prossimo anno. Nei mesi di Settembre e Ottobre vedranno infatti la luce: un mixtape ufficiale dello studio, il video ufficiale del primo Anthem del Rabbit House (ovvero un singolo brano con più di 35 artisti insieme), il video ufficiale del quarto singolo WeAre intitolato WorkHard ed infine l’uscita della nuova linea di merchandising (magliette ufficiali, collane e bandane).

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