Lessico di una strage 1992/2022: al Teatro di Grugliasco si ricordano Falcone e Borsellino
Da Federica Felice
Febbraio 21, 2022
Un tuffo nel passato per non dimenticare le morti di personaggi che hanno fatto la storia del nostro Paese, come Falcone e Borsellino. Venerdì 25 febbraio 2022, presso il Teatro di Perempruner di Grugliasco, andrà in scena lo spettacolo dedicato: Lessico di una strage 1992/2022: tragedia in due tempi.
Gli anni passano ma la memoria è ancora viva: spettacolo a Grugliasco
Sono passati trent’anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di Francesca Morvillo, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddi Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina.
Con lo spettacolo Lessico di una strage 1992/2022: tragedia in due tempi la compagnia Viartisti Teatro e l’Associazione Libera intendono ripercorrere quei tragici avvenimenti per non dimenticare.
Lo spettacolo, che è una prima tappa del lavoro denominata Materiali in cantiere, sarà in scena presso il Teatro Perempruner di Grugliasco venerdì 25 febbraio alle ore 21:00, nell’ambito della stagione della città di Grugliasco, organizzata da Associazione blucinQue in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo.
I biglietti sono acquistabili su Vivaticket al link https://www.vivaticket.com/it/biglietto/lessico-di-una-strage-1992-2022/173986 o presso la biglietteria di Fondazione Cirko Vertigo all’interno del parco culturale Le Serre di Grugliasco (biglietto intero 12 €; ridotto convenzionati 9 €).
La strage e i suoi dettagli: dialoghi che indagano e che fanno riflettere
Sono passati trent’anni da quei tragici eventi e ancora oggi i familiari delle vittime chiedono verità e giustizia con un coraggio e una determinazione esemplare. Due luoghi – il km 5 dell’A29 e via D’Amelio – e due tempi ma, nel nostro immaginario, un’unica strage in due atti: le figure dei due giudici oggi sono inscindibili.
Quegli avvenimenti sono diventati patrimonio di ciascuno di noi attraverso un flusso di immagini e informazioni che ci rimanda il divenire in cui siamo tutti immersi. L’accelerazione oltre misura di quel flusso, la ridondanza anche commemorativa di immagini e dichiarazioni, ci restituisce una visione indistinta delle cose dove emozioni, fatti e riflessioni si sovrappongono.
L’equipe artistica condurrà una vera e propria indagine, intorno a quelle parole che denotano, connotano, tracciano, intessono le storie di quegli avvenimenti. Un’investigazione, dai contorni e dai ritmi di un racconto noir che restituisca alla “parola” complessità, peso, qualità simbolica e nello stesso tempo chiarezza.
L’equipe che rappresenterà lo spettacolo
In scena ci saranno le attrici Gloria Liberati e Raffaella Tomellini, affiancate dall’allievo attore Guido Tonini Bossi, per la regia e con il testo di Pietra Selva. La regista parte dalla riflessione sul fatto che molte delle parole usate sull’argomento siano entrate a far parte del nostro vocabolario anche se non sempre se ne conosce davvero significato, valore e importanza.
Altre hanno acquisito un segno diverso, vengono ridefinite, a volte persino manipolate dagli eventi innescati dalle stragi stesse. “Del resto – spiega Pietra Selva – come non ricordare la scelta attentissima delle parole che aveva Giovanni Falcone nelle interviste, la scelta precisa e affilata delle parole pronunciate da Paolo Borsellino dopo la strage di Capaci.
Nello stesso tempo risuona sinistro e fuorviante – parole che affermano e dissimulano ingannano e confondono – il flusso tracimante di parole del boss Totò Riina registrato dalla Dia nel cortile del carcere Opera. La parola, dunque, per riflettere, confliggere, svelare, ridefinire, raccontare”.
La parola in questo spettacolo viene trattata partendo dal suo significato originario: παραβολή – parabolé è segno che ci fa riconoscere ma anche segno che ci divide, che crea disaccordo e conflitto.
In teatro la parola è autentica, perché nel gioco della rappresentazione, espone tutte le sue maschere, che vivranno sulla scena attraverso i colori: il bianco che ricorda i fogli e i lenzuoli appesi ai balconi delle case di Palermo per protesta contro l’orrore delle stragi; il nero che ricorda le migliaia di parole del maxiprocesso, le pagine dei giornali e il lutto dei familiari; i colori solari che rievocano il bisogno di illuminare verità, giustizia e speranza.
La prima nazionale dello spettacolo andrà in scena al Teatro Carignano di Torino il 30 maggio 2022, in collaborazione con Teatro Stabile di Torino e Assessorato alla Cultura della Città di Torino.
Curiosità sui protagonisti
Pietra Selva nel 1993 fonda la compagnia Viartisti Teatro e dal 1998 fino al 2016 dirige il Teatro Comunale di Grugliasco dando vita al progetto/rassegna Teatro di Impegno Civile che ottiene, nel 2000, la segnalazione della Presidenza della Repubblica come miglior progetto di teatro italiano.
Ha curato più di 30 regie, anche con la coproduzione di Teatri Stabili (Stabile di Torino, Stabile di Brescia) di Festival e Fondazioni Internazionali (Il Festival delle Colline Torinesi/Creazione Contemporanea; Fondazione Teatro Europa; Istituto Italiano di Cultura di Parigi; Istituto Italiano di Cultura di Berlino).
Gloria Liberati, attrice e formatrice di tecniche della parola, è cofondatrice della Compagnia Viartisti Teatro e del progetto ventennale Teatrimpegnocivile. Fra gli ultimi suoi lavori: C’è un’ape che se posa dedicato a Trilussa, con lo sguardo esterno di Luca Scarlini; La donna che cammina sulle ferite dei suoi sogni di Pietra Selva e Riccardo Liberati, dedicato a Letizia Battaglia; Rosa la serva de Trilussa di Patrizia Schiavo, coproduzione Teatro Città di Roma. Attualmente collabora con Il teatro dell’inclusione di Gubbio, diretto da Massimo Verdastro.
Raffaella Tomellini, attrice, regista, formatrice, compie il suo percorso artistico e formativo con Compagnia Viartisti nel progetto Teatrimpegnocivile insieme a Pietra Selva e Gloria Liberati. Ha sviluppato una personale poetica, dando vita a creazioni dedicate a figure femminili come Anne Frank e Malala Yousafzai, esplorando il tema del coraggio.
Con Doriana Crema e Fabio Castello crea Solitudo, progetto formativo e performativo in collaborazione con Lavanderia a Vapore di Collegno (To) e La Piattaforma. Collabora stabilmente con Compagnia Tecnologia Filosofica e con Piccola Compagnia della Magnolia. Si sta attualmente formando per diventare Dance Well teacher.
Guido Tonini Bossi ha compiuto i suoi studi musicali e teatrali a Torino. Si è diplomato in flauto con il massimo dei voti al Conservatorio G. Verdi e ha fatto parte per molti anni dell’Orchestra Nazionale della Rai, suonando con i più grandi direttori.
Ha frequentato il corso di formazione teatrale della compagnia Viartisti Teatro diretto da Pietra Selva. Come attore ha esordito a Venezia nella Biennale Teatro con la regia di Carlo Quartucci.
Collabora da alcuni anni con la compagnia Viartisti Teatro con la quale ha recitato testi di Shakespeare, Cechov, Pirandello, Jonesco, Selva, Durrenmatt sotto la direzione artistica e la regia di Pietra Selva.
Ha preso parte, come attore, al progetto Processo a Teatro in diversi processi scritti e diretti da Pietra Selva in scena ai teatri Carignano e al Gobetti di Torino. Ultimamente si sta interessando alla recitazione radiofonica e fa parte della compagnia I Radiogenici fondata e diretta da Danilo Bruni.
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Federica Felice
Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.
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