Henri Matisse in mostra a Torino
Da Redazione TorinoFree.it
Dicembre 15, 2015
Dal 12 dicembre al 15 maggio 2016, presso Palazzo Chiablese di Torino, ci sarà la mostra dedicata a Henri Matisse e agli artisti suoi contemporanei.
Cinquanta opere di Matisse e quarantasette di altri artisti come Picasso, Renoir, Bonnard, Modigliani, Miró, Derain, Braque, Marquet, Léger, tutte provenienti dal Centre Pompidou di Parigi.
La mostra è promossa dal Comune di Torino – Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino ed è organizzata dal Centre Pompidou di Parigi, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.
Curato da Cécile Debray, il percorso espositivo è diviso in dieci sezioni seguendo la cronologia e intercalato da approfondimenti tematici.
Nella prima sezione, I Moreau, ci sono gli esordi di Matisse e i legami d’amicizia con i condiscepoli dell’atelier di Gustave Moreau all’École des Beaux-Arts, Albert Marquet, Charles Camoin, Henri Manguin.
La seconda sezione è sul movimento del Fauvismo, nato dallo scandalo provocato dalla mostra dei dipinti dai colori puri di Matisse e dei suoi amici Manguin, Camoin e Marquet e al Salon d’Automne del 1905.
Con Polo Nord – Polo Sud. Matisse e il Cubismo, c’è la storia della svolta cubista di Braque nel 1908 e della sua amicizia con Picasso, che vide Matisse eseguire una serie di dipinti scaturiti dalla riflessione condotta da Picasso, Braque e Gris a partire dagli anni 1909-10.
Nella quarta sezione, Gli anni di Nizza, riletture, si vedranno gli anni nizziani di Matisse, con l’incontro con Auguste Renoir, le visite allo studio di Maillol e l’amicizia con Pierre Bonnard.
Il pittore delle odalische vede Matisse rivisitare nella linea di Delacroix il tema esotico dell’odalisca, simbolo della corrente orientalista moderna, mentre Il desiderio della linea. Matisse e il Surrealismo e la storia della svolta nel lavoro di Matisse che parte dalla danza, e dalle illustrazioni delle Poesie di Mallarmé.
Gli anni Quaranta sono al centro di Dipingere la pittura. Gli atelier di Matisse, che vedevano lo studio di Matisse come simbolo di uno spazio privato e di concentrazione a fronte della follia del mondo, e infine spazio mentale, mentre Matisse, Renoir e la “Danza” di Barnes è sulle nature morte del pittore francese.
Le ultime due sezioni sono Il Modernismo. La svolta degli anni Trenta, che vedono una nuova economia formale legata all’estetica modernista degli anni Cinquanta, e Il lascito di Matisse all’Astrattismo. L’ultimo Matisse, sull’ultima tecnica dell’artista, il guazzo che gli permetteva di ritagliare “al vivo” nel colore.
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