Giornate FAI di Primavera 2022: le aperture in Piemonte
Da Federica Felice
Marzo 19, 2022
Per la XXX edizione delle Giornate FAI di Primavera, si svolgerà un evento di raccolta fondi il weekend del 26 e 27 marzo 2022. Una grande festa ed evento culturale per scoprire i luoghi del Piemonte in apertura speciale per questo evento.
Le Giornate FAI compiono Trenta Primavere
Una festa, ma non solo: l’occasione per rinsaldare i valori del vivere civile testimoniati dal patrimonio culturale.
In programma visite a contributo libero in oltre 700 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 400 città. Elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it
Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari
di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”.
Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile.
In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione?
I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
La missione del FAI e l’impegno a preservare il patrimonio culturale italiano
Mai come quest’anno, allora, le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta.
Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate FAI, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione.
I luoghi da visitare durante le giornate di primavera
Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore.
Verranno aperti ville e palazzi storici, archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei.
Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio
italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.
Ecco alcune delle aperture più interessanti in PIEMONTE:
- Stresa il Grand Hotel Des Iles Borromèes a cura della Delegazione FAI del Verbano-Cusio-Ossola;
- Chianocco l’antica cava di marmo e a Bussoleno l’antica cava di pietra a cura della Delegazione FAI della Valle di Susa;
- Quarona la Maison Claire a cura della Delegazione FAI della Valsesia;
- Alessandria la Casa del Mutilato a cura della Delegazione FAI di Alessandria;
- Asti il percorso dei teatri presenti e scomparsi: Teatro Alfieri, Casa del Teatro 3, Spazio Kor, il Teatro Politeama a cura della Delegazione FAI di Asti;
- Mosso la Casa Regis a cura della Delegazione FAI di Biella;
- Casale Monferrato il Palazzo Ottavi a cura della Delegazione FAI di Casale Monferrato;
- Cuneo il palazzo della Banca d’Italia e il percorso nel Liberty e nell’eclettismo a cura della Delegazione FAI di Cuneo;
- Settimo Vittone il Castello di Montestrutto a cura della Delegazione FAI di Ivrea e Canavese;
- Galliate la Chiesa di Sant’Orsola a cura della Delegazione FAI di Novara;
- Novi Ligure il Palazzo Negrone Pavese a cura della Delegazione FAI di Novi Ligure;
- Busca l’Eremo a cura della Delegazione FAI di Saluzzo;
- Torino il Palazzo del Rettorato dell’Unito, il laboratorio di realtà virtuale e aumentata e il laboratorio di fabbricazione additiva e stampa 3d del Politecnico, la chiesa ed ex Convento di Santa Croce dell’Unito, l’ex regio Istituto di Riposo per la Vecchiaia dell’Unito a cura della Delegazione FAI di Torino;
- Vercelli l’Antica Biblioteca capitolare e le sculture di Francesco Messina e Cappella Pettenati a cura della Delegazione FAI di Vercelli;
- Pella lo showroom Fantini e a San Maurizio di Opaglio il Museo del Rubinetto a cura del Gruppo FAI del Lago d’Orta Cusio;
- Montecastello il Castello a cura del Gruppo FAI della Bassa Val Tanaro;
- Ovada il parco e la villa Gabrielli a cura del Gruppo FAI di Ovada;
- Villarbasse la villa D’Anges a cura del Gruppo FAI Valsangone.
Donazioni e prenotazioni
Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è
consigliata per garantirsi l’accesso alla visita.
Articolo precedente
Il Gruppo storico della Fenice a Palazzo Cisterna per la festa dei papà
Articolo successivo
Risorse PNRR Piemonte: 120 milioni di euro destinati fuori dal capoluogo
Federica Felice
Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.