Forte di Bard Discovering Tiziano
Da Redazione TorinoFree.it
Marzo 15, 2017
Come dipingeva il pittore veneziano Tiziano? Quale forza creativa ispirava il suo pennello? Perché tornava a distanza di tempo sullo stesso soggetto? Quale differenza c’è tra una replica e una copia?
Nell’evento Discovering Tiziano promosso dal Forte di Bard, polo turistico e culturale della Valle d’Aosta, si cercherà di rispondere a queste domande essenziali presentando, dall’11 marzo al 4 giugno nella Cappella della fortezza, il capolavoro Deposizione di Gesù Cristo al Sepolcro, un olio su tela di 138 x 177 cm, oggi parte di una collezione privata.
Per l’occasione, verrano presentati i risultati dello studio iconografico e storico-artistico svolti sull’opera che hanno portato all’attribuzione al grande pittore cinquecentesco.
Tiziano dipinse sei dipinti della Deposizione: il primo del 1526-1527 oggi è al Louvre, il secondo è andato perduto, il terzo e il quarto sono al Prado, il quinto alla Pinacoteca Ambrosiana.
Una sesta versione della Deposizione di Tiziano, anteriore a quella dell’Ambrosiana e considerata l’ultima, è stata ritrovata da Andrea Donati ed è ora esposta al Forte di Bard.
L’opera viene dalla collezione italo – spagnola de la Riva-Agüero e Francesca Basso della Rovere e dopo tre anni d’indagini si è scoperto che il dipinto corrisponde a quello posseduto da Jeronimo Sanchez Coello, fratello del pittore di corte di Filippo II, che lo comprò nello studio di Tiziano nel 1576, poi lo portò prima a Madrid e a Siviglia, dove è citato per la prima volta nel 1586, la seconda agli inizi del Seicento.
Infine nel 1725 il dipinto fu ceduto a Manuel de la Riva-Agüero e Francesca Basso della Rovere, discendenti di due illustri famiglie che vissero a Lima, dando origine alla famiglia del primo presidente del Perù.
La Deposizione de la Riva-Agüero è rimasta ignota agli storici dell’arte fino a quando non è stata oggetto di uno studio di Andrea Donati e d’illustri storici dell’arte specialisti di Tiziano e di pittura veneziana del Cinquecento come Antonio Paolucci, Paul Joannides (Emerito dell’Università di Cambridge), Ileana Chiappini di Sorio (Università Ca’ Foscari), Giorgio Tagliaferro (Università di Warwick), Fabrizio Biferali (Scuola Normale di Pisa).
L’esposizione sarà aperta nei giorni feriali dalle 10 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19 ed è chiusa il lunedì.
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