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Festa dell’uva di Caluso, combattere con la qualità il bilancio stretto

Da Redazione TorinoFree.it

Settembre 01, 2013

Festa dell’uva di Caluso, combattere con la qualità il bilancio stretto

festa del vino caluso erbaluceLa festa dell’uva di Caluso è uno degli appuntamenti più attesi per chi segue le sagre in Piemonte, quest’anno niente ticket, stessa alta qualità, dal 13 al 16 settembre.

Settembre è tempo di sagre, perchè il terreno regala le prime produzioni vitivinicole e il Piemonte certamente sa come offrire agli appassionati prodotti di eccellenza attraverso eventi sempre molto amati. Abbiamo già parlato del Festival delle Sagre di Asti, il secondo grande appuntamento da non perdere è quello della festa dell’uva di Caluso

Edizione numero 80, per la cittadina in provincia di Torino, quest’anno si è partiti in anticipo con l’organizzazione dell’evento, sebbene manchi il contributo comunale di 15 mila euro usata normalmente per la promozione. Niente ticket d’ingresso per il sabato sera, ovvero niente pagamento, formula che era stata introdotta per prova nel 2011, la qualità resterà la stessa e si punterà su finanziamenti privati per incrementare l’interesse. 

Edizione 2013: Le Piole

Importante per chi sceglie di partecipare all’evento è anche la collaborazione dell’organizzazione e dei produttori di Erbaluce e Passito, con le piole distribuite sul territorio. Le nove piole che parteciperanno quest’anno sono invitate a proporre piatti della tradizione canavesana, come già fanno la frazione Arè, specializzata nel fritto misto, e quella di Rodallo, conosciuta per i bolliti. Affollati anche i banchi d’assaggio, che propongono stuzzichini e bicchieri di vino a prezzo ragionevolissimo e che, come ogni anno, sono soggetti a lunghe code di appassionati. 

Solitamente al fondo del percorso viene organizzato uno spazio stile Luna Park, per affiancare la tradizione e lo street food, ma il mio ricordo più vivido è il banco delle torte, che non è preso d’assalto se non a fine serata, banco in cui praticamente consumavo la mia cena: tre tavoli lunghissimi sotto una tensostruttura che proponeva diversi tipi di torte, proprio nella piazza principale. Ovviamente è da pazzi non assaggiare tutti i prodotti offerti nei cortili e nelle piole, ma la folla è impietosa quindi è un consiglio come un altro per agire per tempo e potersi gustare ogni cosa nel modo giusto. 

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