Dalle Regge d’Italia a Venaria Reale
Da Redazione TorinoFree.it
Marzo 13, 2017
Alla Reggia di Venaria dal 18 marzo al 2 luglio si potrà vistare la mostra Dalle Regge d’Italia, tesori e simboli della regalità sabauda, in continuità con quella che aprì ufficialmente il complesso per la prima volta al pubblico nel 2007 sulle prime vicende del ramo dei Savoia-Carignano fino alla Restaurazione.
Oltre 100 opere provenienti dalle Regge di tutta la Penisola racconteranno la storia di come i Savoia rivestirono il ruolo di re d’Italia e della regalità italiana, dopo il Risorgimento.
Nel Quirinale, Palazzo Pitti, Palazzo Reale di Napoli, Reggia di Caserta, c’erano le Regge italiane che da Napoli a Roma, da Monza a Venezia, erano luoghi di svago e vacanza, come lo erano quelle della corona di delizie tra Torino e il territorio circostante.
Quando Emanuele Filiberto di Savoia, dopo la pace di Cateau-Cambrésis del 1559, spostò la capitale del Regno di Sardegna a Torino, diede inizio all’edificazione di palazzi degni dello stato sabaudo, come sfida alla grande monarchia d’oltralpe.
Architetti del calibro di Amedeo e Carlo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Guarino Guarini, Pelagio Palagi idearono regge e palazzi oggi patrimonio UNESCO e che King Vidor e Mario Soldati usarono per la versione cinematografica di Guerra e Pace, come il Castello del Valentino, la Palazzina di Caccia di Stupinigi e la Reggia di Racconigi.
Lo splendore delle maisons de plaisance, dai palazzi del potere alle regge adibite alla vita di corte, in poco tempo, portarono la corte sabauda a essere considerata la più splendida d’Italia e fra le migliori d’Europa.
La riorganizzazione del territorio, continuata fino al XVIII secolo, aumentò l’influenza simbolica ed effettiva dei luoghi del potere assoluto dei Savoia fino al XIX secolo, quando la corona di delizie e le residenze di villeggiatura divennero la sede di territori adatti a iniziative economico-produttive, come le tenute agricole della Mandria, di Govone, di Racconigi e di Pollenzo.
Nella mostra ci saranno il trono dei re d’Italia del Palazzo del Quirinale, lo stipo per la corona d’Italia da Palazzo Pitti, la culla per il principe di Napoli dalla Reggia di Caserta e il Genio della monarchia dipinto nel 1888 dal grande pittore brasiliano Pedro Amerigo come omaggio a Umberto I, oggi al Palazzo Reale di Torino.
La mostra è a cura di Silvia Ghisotti e Andrea Merlotti ed è stata realizzata dal Consorzio La Venaria Reale in collaborazione con Quirinale, Palazzo Pitti, Palazzo Reale di Napoli, Reggia di Caserta.
Il biglietto d’ingresso intero costerà 12 euro, ridotto 10.
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