Dal 14 ottobre al 16 dicembre a Torino: “Mi presti la tua famiglia? La mia è un po’ in difficoltà”
Da Redazione TorinoFree.it
Ottobre 08, 2013
In quale città se non a Torino si potrebbe pensare di organizzare una rassegna cinematografica dedicata all’affidamento familiare? I temi sono molto concilianti da un lato per il grande impegno che la Città, insieme ad alcune associazioni sociali, svolge proprio nel campo dell’affidamento familiare, dall’altro perché a Torino da diversi anni è attribuito l’appellativo di “Città del cinema”. L’evento, organizzato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con l’Assessorato alla Salute, Politiche Sociali e Abitative della Città di Torino, Videocommunity, Casa dell’Affidamento, Educatorio della Provvidenza e le Associazioni delle famiglie affidatarie del territorio, è intitolato “Mi presti la tua famiglia? La mia è un po’ in difficoltà”. Si tratta di sei appuntamenti che avranno luogo tra ottobre e dicembre al Cinema Massimo e al Cecchi Point – Hub Multiculturale, con l’unico obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’affido familiare. Al Cinema Massimo saranno messe in scena 6 proiezioni: il 14 ottobre, l’11 novembre e il 16 dicembre rivolte a un pubblico adulto; il 3 novembre, il 24 novembre e l’1 dicembre al Cecchi Point in orario pomeridiano per tutta la famiglia. Queste le parole di Vittorio Sclaverani, presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema: «Il tema dell’affido è presente in tutta la storia del cinema e ha ispirato importanti autori come Charlie Chaplin (Il Monello), i Fratelli Dardenne (Il ragazzo con la bicicletta), Kitano Takeshi (L’estate di Kikujiro), Wim Wenders (Paris, Texas), Gianni Amelio (Il ladro di bambini). Grazie a questa rassegna cinematografica si fortifica sempre di più la collaborazione tra l’Assessorato alla Salute e alle Politiche sociali della Città e l’AMNC, una relazione per noi molto importante che valorizza e legittima la nostra progettualità tesa all’inclusione sociale che sviluppiamo in appuntamenti come cinemAutismo, il concorso Lavori in Corto e le attività al Centro Interculturale e il laboratorio di Cinema plurale». A queste parole si aggiunge la dichiarazione di Elide Tisi, Vice Sindaco e Assessore alla Salute, Politiche Sociali e Abitative della Città di Torino: «Grazie alla collaborazione con l’Educatorio della Provvidenza e con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema abbiamo voluto rilanciare la campagna affido in un modo nuovo, utilizzando le immagini e le storie raccontate da registi contemporanei per raccontare a grandi e bambini il significato dell’accoglienza e il valore della solidarietà, quali pilastri della società di domani». Per informazioni contattare l’Associazione Museo Nazionale del Cinema all’indirizzo e-mail [email protected]
Programmazione
Lunedì 14 ottobre, ore 20.45 – Cinema Massimo, Sala 3
“Non è ancora domani (La Pivellina)” di Tizza Covi e Rainer Frimmel con Patrizia Gerardi, Asia Crippa, Tairo Caroli e Walter Saabel. All’incontro interverrà la regista: Patrizia, cinquantenne dai capelli rosso fuoco, cercando il suo cane Ercole in un parco della periferia di Roma, trova una bambina piccolissima lasciata sola su un’altalena, con in tasca un messaggio della mamma che promette di tornare, un giorno. La bimba, che dice di chiamarsi Aia (Asia), è accolta in un campo abitato da artisti di circo nel quartiere di San Basilio. Con l’aiuto del tredicenne Tairo, Patrizia si mette alla ricerca della madre.
Domenica 3 novembre, ore 16.30 – Cecchi Point – Hub Multiculturale
“Il mio vicino Totoro” di Hayao Miyazaki – Proiezione FilmFamily: Le sorelline Satsuki e Mei si trasferiscono insieme al padre in un paesino di campagna, per stare vicine alla mamma ricoverata in ospedale. Le due bambine scoprono che la foresta accanto alla loro nuova abitazione è abitata da creature magiche, tra le quali c’è Totoro, un enorme essere peloso…
Lunedì 11 novembre, ore 20.45 – Cinema Massimo, Sala 3
“Lasciando la baia del re” di Claudia Cipriani. Interverranno la regista e la Protagonista Valentina Barile: Cosa succede se un’insegnante decide di filmare i suoi allievi durante le ore di lezione? E se un’allieva decide di filmare l’insegnante? È quello che capita nel quartiere popolare “Baia del Re”. Lì i destini di una ragazzina e della sua educatrice s’incrociano, trasformando il ritratto di una strana comunità nella storia della catarsi da una tragica perdita.
Domenica 24 novembre, ore 16.30 – Cecchi Point – Hub Multiculturale
“Leafie – La storia di un amore” di Seong-yun Oh – Proiezione FilmFamily: Una gallina di nome Leafie non sopporta la cattività del pollaio. Quando finalmente riesce a fuggire scopre che il mondo è un luogo ostile, popolato da predatori come la donnola One-Eye. Quando trova un anatroccolo, rimasto orfano a causa di One-Eye, Leafie decide di allevarlo come se ne fosse la madre, nonostante le innumerevoli differenze che li separano.
Domenica 1 dicembre, ore 16.30 – Cecchi Point – Hub Multiculturale
“La profezia delle ranocchie” di Jacques-Rémy Girerd – Proiezione FilmFamily: Sinossi Ai confini del mondo, in un casolare sulla cima di una collina vive una famiglia composta da Ferdinand, marinaio in pensione, la moglie Juliette, di origini africane, e il loro figlio adottivo Tom. Loro ospite è la figlia dei vicini, i quali possiedono un piccolo zoo familiare. Un giorno le ranocchie, esperte meteorologhe, annunciano l’imminente arrivo di un diluvio. Il silos della fattoria, con l’aiuto di un enorme pneumatico, si trasformerà in una nuova Arca…
Lunedì 16 dicembre, ore 20.45 – Cinema Massimo, Sala 3
“Tutti per uno” di Romain Goupil con Valeria Bruni Tedeschi, Linda Doudaeva, Jules Ritmanic, Louna Klanit, Louka Masset, Jérémie Yousaf, Dramane Sarambounou e Hippolyte Girardot: 22 marzo 2067: la 60enne Milana, residente in Francia ma di origine cecena, ricorda i momenti trascorsi nel 2009 con i suoi compagni delle scuole elementari (Blaise, Alice, Claudio, Ali e Youssef), ma soprattutto come insieme a loro riuscì a mettere in atto un piano per rimanere sempre uniti ed evitare l’espulsione per quelli del gruppo che, come lei, erano degli immigrati…
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