Cesare Ferro Milone. La magia del colore tra Torino e Bangkok
Da Redazione TorinoFree.it
Maggio 28, 2018
Dal 21 giugno al 9 settembre, presso il Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto di Torino e Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e dal 23 giugno al 9 settembre presso il Museo Civico Alpino Arnaldo Tazzetti di Usseglio la mostra diffusa Cesare Ferro Milone. La magia del colore tra Torino e Bangkok sarà il nuovo appuntamento del ciclo I Maestri dell’Accademia Albertina, ideati dall’Accademia Albertina di Belle Arti e dal Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto.
La vita e le opere dell’artista torinese saranno proposte in tre sedi istituzionali, a cura di Angelo Mistrangelo, per un viaggio nei mille volti dell’esperienza pittorica del pittore piemontese che ha lavorato tra la fine dell’Ottocento e i primi trent’anni del Novecento, anche come insegnante presso l’Accademia Albertina, di cui fu il presidente, partecipò a grandi eventi internazionali, come la Biennale di Venezia ed esegui le decorazioni del Palazzo Reale e del principesco Palazzo Norashing a Bangkok, durante i suoi soggiorni in Siam, nel 1904 e nel 1923.
Le opere esposte saranno ritratti, scene familiari, immagini di paesaggi e palazzi del Siam, provenienti dalle collezioni della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Società Baroncelli 98 Torino, Museo Civico Arnaldo Tazzetti di Usseglio, Consiglio regionale del Piemonte.
C’è stata anche una notevole indagine biobibliografica scaturita da monografie, testimonianze, alcune inedite, e documenti trovati negli archivi e nelle biblioteche di Accademia Albertina di Belle Arti, Fondazione Accorsi-Ometto, Circolo degli Artisti di Torino e Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, Museo Civico Arnaldo Tazzetti a Usseglio, Archivio Famiglia Ferro Milone, tra riviste, giornali quotidiani, raccolte di fotografie e scatti dello stesso artista.
Nella Pinacoteca dell’Accademia si potrà fare un viaggio che partirà da Autoritratto del 1915 al Ritratto della Signorina Mariuccia Chessa del 1913, dal Ritratto della contessa Tounon del 1919 alla Signora con il cappellino, oltre a Nudi (composizione allegorica) del 1929, Autunno a Cobello del 1912, Ritratto di signora del 1903, sculture, incisioni, immagini del Siam, fotografie e un intervento creativo degli allievi di Scenografia dell’Accademia Albertina.
Al Museo Accorsi-Ometto, all’Autoritratto eseguito per il Circolo degli Artisti, saranno da vedere vari dipinti sull’intimità della vita familiare, come L’ora del bagno del 1921 e I primi passi del 1923 oppure amorevoli ritratti della moglie e dei figli, come La mamma e Checco del 1928, La famiglia del 1930 e Ritratto di famiglia. Il cesto degli aranci (o La mamma, Checco e Marco) del 1932, con miniature su avorio, progetti e disegni di oggetti per il Re del Siam, vestiti di manifattura siamese, monete, fotografie storiche.
Per le collezioni del Museo Civico Alpino Arnaldo Tazzetti di Usseglio la mostra proporrà Portatori di slitte, Deposizione, un disegno preparatorio per l’affresco della cappella di Vaglio Pettinengo, Le tre Marie e Testa di bambino, oltre a tavole affresco portatili, gli studi per l’affresco della Cappella di Neive e per l’affresco di Imperia, vari paesaggi montani, disegni, fotografie e decorazioni ad affresco secco eseguite in Siam.
La mostra sarà un omaggio alla produzione artistica di Cesare Ferro Milone, oltre a far riscoprire questo poco noto Maestro dell’Accademia Albertina.
Nato a Torino nel 1880, Cesare Ferro Milone nel 1894 si iscrisse all’Accademia Albertina, dove terminò gli studi nel 1899, dopo aver seguito il corso di pittura di Giacomo Grosso, cui fu l’allievo prediletto.
Milone all’Accademia in seguito insegno pittura, disegno, affresco e tecnica dell’incisione, oltre ad essere il presidente dell’Accademia Albertina dal 1930 al 1933.
A partire dal 1901 prese parte alla mostra d’arte figurativa in Italia e all’estero, prima al Circolo degli Artisti e alla Promotrice di Torino, poi a Livorno, Milano, Roma, Pietroburgo e Parigi e nel 1903 fu invitato alla quinta Biennale Internazionale di Venezia, dove sarebbe tornato per cinque volte.
Inoltre il pittore espose anche al Salon parigino del 1904, l’Esposizione di Belle Arti di Brera, l’Esposizione di Belle Arti di Parma, la Promotrice delle Belle Arti di Torino, il Circolo degli Artisti di Torino, la Quadriennale di Torino, la Biennale Internazionale di Venezia, la Prima Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli e la Terza Biennale Romana.
Nel corso della sua attività pittorica Milone s’interessò anche al paesaggio, recandosi con l’amico e compagno di studio Felice Carena a lavorare nei pressi dell’alta valle di Usseglio.
Il 1904 fu il punto di svolta nella vita di Cesare Ferro Milone, infatti il pittore venne invitato a Bangkok per decorare il Palazzo Reale, precedendo di pochi anni il collega Galileo Chini.
In Siam, dove rimase fino al 1907, l’artista realizzò gli affreschi di alcune sale, dipinti con scene mitologiche locali e una serie di disegni per servizi da tavola in porcellana e il conio di alcune monete, oltre a numerosissimi bozzetti, disegni, acquerelli caratterizzati da un’intensa policromia e da inserimenti di lamine d’oro.
Cesare Ferro Milone ritornò in Siam nel 1923 per decorare il principesco Palazzo Norashing di Bangkok, oltre a realizzare i ritratti delle ballerine di corte e quello della regina madre Swang Wedona.
Nel 1911 le sue opere vennero esposte alla Mostra siamese presso l’Esposizione Internazionale delle industrie e del lavoro in Torino.
Durante la Prima Guerra Mondiale, anche se prese parte al conflitto come tenente, il pittore continuò a lavorare e nel dopoguerra uno dei suoi soggetti preferiti era la moglie, Andreina Gritti, che aveva sposato nel 1920.
Inoltre Milone affrescò la cappella Riccardi Candiani a Neive, in provincia di Cuneo, e prese parte al concorso per la decorazione di un salone di Palazzo Madama a Torino e alla decorazione del salone del Palazzo Comunale di Imperia, oltre a ideare alcuni piccoli affreschi dimostrativi per gli allievi dell’Accademia e la Deposizione per la Cappella Abate di Vaglio Pettinengo, in provincia di Biella.
Cesare Ferro Milone morì a Torino il 15 marzo 1934 ed è sepolto a Usseglio.
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