CAMERA presenta ‘The art of advocacy’ di Aïda Muluneh
Da Federica Felice
Novembre 12, 2022
La fotografia come strumento di cambiamento. Questo il concetto della mostra di Aïda Muluneh, con la presentazione del suo lavoro artistico intitolato The Art of Advocacy, in mostra nel centro di CAMERA di Torino il 15 novembre 2022.
L’Africa come non l’avete mai vista: Aïda Muluneh ospite a CAMERA con il suo lavoro The Art of Advocacy
L’arte intesa con ‘Advocacy’, non proprio traducibile letteralmente, si rifà ai temi dell’aspetto sociale e politico, legislativo ed economico di un Paese. La fotografa Aïda Muluneh, di origini etiopi, è molto attiva su queste tematiche. E, con il suo lavoro, vuole promuovere una visione della sua Africa differente rispetto ai preconcetti e agli stereotipi comuni che si hanno verso questo continente. Lo fa attraverso l’arte fotografica, da lei considerata un vero strumento attraverso il quale è possibile vedere un passo, un cambiamento attivo nel mondo.
Temi ricorrenti, come la scarsità dell’acqua, la diffusione di malattie tropicali che colpiscono intere comunità o cambiamenti definitivi all’interno delle comunità che ne hanno cambiato la storia.
Per questo, sarà ospite presso il Gymnasium di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia a Torino, martedì 15 novembre 2022, alle ore 18.30, con il suo lavoro “The Art of Advocacy”.
Lei stessa spiega il fulcro delle sue fotografie:
“Ho trovato un nuovo linguaggio visivo che mi ha dato la libertà di approfondire vari argomenti che non potevo esprimere attraverso il fotogiornalismo. Sto parlando dell’impatto della falsa rappresentazione a cui ha contribuito la fotografia, di come viene visto il mio continente, l’Africa, e di come le persone di colore siano state spesso emarginate dallo sguardo straniero“.
Numerosi e diversi i progetti presentati, anche meno recenti: Water Life (2018), Road to Glory (2020), Crimson Echo (2022), dove spiccano ritratti di body painting e tradizione, paesaggi desertici.
Inoltre, Aïda presenterà anche altri progetti atti a supportare la cultura africana collegata alla fotografia e alla valorizzazione stessa del continente e delle persone: l’Addis Foto Fest, da lei fondato nel 2010, e l’Africa Foto Fair, piattaforma virtuale.
Vita di Aïda Muluneh
Classe ’74, originaria dell’Etiopia, si trasferisce in giovane età vivendo tra Cipro e lo Yemen finché non si stabilisce definitivamente in Canada nel 1985.
Al liceo si avvicina alla fotografia e se ne appassiona. Laureata con specializzazione in cinema, diventa una fotoreporter per il celebre giornale Washington Post. Continua con le sue sperimentazioni fotografiche e si dedica a diversi progetti, i quali, nel 2004, vengono acquistati dalla collezione permanente del National Museum of African Art dello Smithsonian Institute.
Il suo cammino ora è più dedicato alla fotografia come arte e strumento attivo di lavoro. Si dedica meno al fotogiornalismo, considerandolo meno espressivo e libertario.
Per maggiori info: www.camera.to
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Federica Felice
Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.
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