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Bard Golden Age. Rubens, Brueghel, Jordaens

Da Redazione TorinoFree.it

Febbraio 29, 2016

Bard Golden Age. Rubens, Brueghel, Jordaens

golden age bard 1Una gita in una valle splendida, un location molto particolare, una mostra imperdibile.

Dal 5 dicembre 2015 al 2 giugno 2016, il Forte di Bard in Valle d’Aosta presenta la mostra Golden Age. Rubens, Brueghel, Jordaens, a cura di Johann Kräftner, direttore della The Liechtenstein Princely Collections di Vienna e di Gabriele Accornero, Consigliere delegato Associazione Forte di Bard.

Nella mostra sono esposti 114 dipinti, molti di grandi dimensioni, rappresentativi del Secolo d’Oro della pittura fiamminga e olandese del Seicento e Settecento, molti sono parte della Collezione Hohenbuchau, straordinaria raccolta privata in deposito permanente nelle gallerie della Collezione del Principe del Liechtenstein a Vienna, affiancato da una preziosa serie di opere di proprietà del Principe del Liechtenstein.

La Collezione Hohenbuchau, nata dalla passione di Renate e Otto Fassbender, è una delle più grandi e complete collezioni d’opere d’arte barocca dell’Europa settentrionale raccolte negli ultimi decenni, con dipinti di artisti olandesi e fiamminghi del diciassettesimo secolo.

Le 98 opere della Collezione Hohenbuchau, esposte al Forte di Bard per la prima volta in Europa, sono un eccezionale corpus che dal tardo Cinquecento agli inizi del Settecento, spiegano la storia della Golden Age fiamminga e olandese.

Gli artisti fiamminghi e olandesi erano esperti in scene storiche, ritratti, pittura di genere, paesaggi, marine, e soprattutto le nature morte, nelle numerose varianti iconografiche: rappresentazioni floreali, banchetti, frutti, pitture animaliste, scene di caccia e pesca, con più artisti che spesso lavoravano a un unico quadro.

Tra le varie collaborazioni artistiche ci sono Jan Brueghel il Giovane e Hendrick van Balen con Paesaggio con La Vergine e il bambino, oltre a Joos de Momper e Jan Brueghel il vecchio con L’eremita davanti al suo grotto.

Peter Paul Rubens e Anthonis van Dyck sono presenti nella mostra con una serie di ritratti, mentre Jacob Jordaens è esposto con un Ritratto di musico e una Sacra Famiglia.

Presente anche il genere dei banchetti, con Frans Snyders, Joris van Son, e Abraham van Beyeren, le nature morte con selvaggina, i fijnschilder della Scuola di Leida, paesaggi fiamminghi e olandesi del periodo cosiddetto classico, con due opere di Gerard Dou, Cantina di vino e Donna assopita, oltre ai paesaggi mirabili con cascate di Allart van Everdingen e Jacob van Ruisdael.

Tra le 16 opere delle Collezioni del Liechtenstein, integrative del corpus Hohenbuchau, notevoli sono quelle di Cranach il Vecchio, van Dyck, Jan de Cock, Gerard Ter Borch e degli italiani Domenico Tintoretto, Perino del Vaga, Gabriele Salci e Alessandro Bonvicino da Brescia.

La mostra è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18 e sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.

Il biglietto intero costerà 9 euro, ridotto 6 e per i ragazzi dai 6 ai 18 anni 5. 

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