Allevatrici della Valsusa: mostra fotografica omaggio alle ‘Donne Forti’
Da Federica Felice
Marzo 04, 2022
Il 6 marzo ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica: “DONNE FORTI” racconto per immagini: le allevatrici della Valsusa ricordano Agitu Ideo Gudeta, presso Ricetto per l’arte di Almese – Agorà della Valsusa.
Mostra fotografica Valsusa: omaggio alle donne forti ed allevatrici, in ricordo di Agitu Ideo Gudeta
Il Ricetto per l’Arte – Agorà della Valsusa – di Almese inaugura domenica 6 marzo, ore 15.30, la mostra fotografica “DONNE FORTI” racconto per immagini: le allevatrici della Valsusa ricordano Agitu Ideo Gudeta.
La mostra durerà dal 6 al 20 marzo 2022.
L’esposizione, realizzata con il Patrocinio dell’Unione Montana Valle Susa, della Città di Almese, in collaborazione con il Valsusa Filmfest dà il via al ricco programma espositivo del Ricetto per l’Arte – Agorà della Valsusa – per il 2022.
La mostra, che espone i ritratti di 25 donne allevatrici valsusine, è nata in seguito all’iniziativa di Marzia Verona, scrittrice e allevatrice valdostana che per ricordare Agitu Ideo Gudeta, (l’imprenditrice agricola etiope immigrata in Italia, in Trentino, dove aveva fondato l’azienda “La capra felice” e vittima di femminicidio), nei giorni successivi alla sua uccisione (29 dicembre 2020) lanciò #donneforti e pubblicò un post sul suo blog che raccolse immediatamente moltissime adesioni da donne agricoltrici (e non solo) di tutta Italia.
Il Valsusa Filmfest decise di supportare l’iniziativa rilanciando a sua volta l’hashtag e raccogliendo decine di immagini provenienti da varie parti di Italia, anche grazie alla collaborazione dell’associazione “Donne in Campo” del Trentino, del Piemonte, della Lombardia e dell’Emilia Romagna.
Successivamente sono state coinvolte al progetto, in ricordo di Agitu Ideo Gudeta, le Malgare delle montagne della Valle di Susa ritratte da Valeria Fioranti.
Valsusa Filmfest: i dettagli dell’evento
Il Valsusa Filmfest è un festival poliartistico sui temi della memoria storica, della montagna e dell’ambiente che da 26 anni anima un territorio aperto all’incontro e al confronto culturale attraverso concorsi cinematografici e numerosi eventi a cavallo tra cinema, letteratura, musica, teatro, arte e impegno civile.
Il XXVI Valsusa Filmfest si svolgerà nei mesi di marzo e aprile 2022 in diversi paesi della Valle di Susa. Il programma è in via di definizione e verterà principalmente sul tema delle “Comunità”, sulla base del quale verranno organizzati buona parte degli appuntamenti
L’Associazione Culturale Cumalè – Agorà della Valsusa – insieme all’amministrazione comunale di Almese, nell’ambito dei progetti espositivi avviati negli anni precedenti con la mostra emozionale interattiva “Morpho, farfalla rossa” contro la violenza sulle donne, hanno fortemente voluto il progetto “Donne forti” al Ricetto per l’Arte, temi che ben si legano tra loro per il mese di marzo dedicato alla figura femminile che terminerà con l’esposizione del progetto “Rosso Indelebile” realizzato in collaborazione con l’Associazione Artemixia di Torino.
All’inaugurazione Valeria Fioranti offrirà al pubblico la performance “Agitu_Pastorale I”, un racconto scritto appositamente da Saba Anglana (cantautrice, attrice e autrice) con musiche, canti, sonorizzazioni in collaborazione con Fabio Barovero (musicista, compositore, produttore, membro fondatore della storica band Mau Mau).
Rievocherà l’ascesa verso le montagne, l’incontro con le allevatrici, attraverso suggestioni e trasfigurazioni in un intreccio tra Mito Alpino, sacralità, visioni e fotografia.
Valeria Fioranti
Valsusina, classe 1981, laureata magistrale in Comunicazione pubblica e politica, Università diTorino.Fotografa specializzata in concerti, teatro, danza. Tra gli artisti fotografati: Skunk Anansie, Ben Harper, Anastacia, Sinéad O’Connor, Joan Baez, Patti Smith, Laura Pausini, Vasco Rossi e altri.
Fotografa dell’Associazioneculturale e teatrale Fabula Rasa, della Compagnia di danza afro contemporanea Sowilo. Collabora con il Valsusa Filmfest dal 2018.
Allieva di Franco Fontana, nel 2016 il suo progetto fotografico “Confini” viene esposto in mostra presso lo Spazio Tadini di Milano, con la collettiva “Franco Fontana e Quelli di Fontana”.
Dal 2020 è nel roster dei fotografi UNHCR per l’Italia.
Agitu Ideo Gudeta
Donna etiope di 42 anni che aveva deciso di vivere e lavorare in Trentino.
Agitu aveva un progetto di vita: allevare capre nella valle dei Mòcheni e gestire un’azienda denominata “La capra felice”. Le bellissime immagini che la ritraevano al lavoro, forte e determinata, hanno evidentemente fatto centro, squarciando quel mondo plastificato fatto di centri commerciali e “non luoghi” al quale siamo ormai abituati.
Per giorni le capre, le stalle, i pascoli sono diventati un prolungamento naturale dei nostri pensieri.
La raccolta fondi lanciata dal presidente dell’associazione Amici dell’Etiopia e rappresentante della comunità etiope in Trentino ZebenayJabeDakain pochi giorni ha superato il tetto previsto dei 20mila euro arrivando ad oltre 80mila.
Sono state coperte le spese per far ritornare in Etiopia la salma e per sostenere il progetto ed anche il lavoro di Agitu, che la ventenne Beatrice Zott ha deciso di continuare.
Agitu era arrivata in Italia a 18 anni e si era iscritta all’Università di Trento, si era laureata in sociologia ed era poi rientrata in Etiopia dove aveva fondato un’associazione per combattere la pratica dell’accaparramento di terre: di fronte alla repressione e alle intimidazioni era rientrata in Italia chiedendo asilo.
Agitu Ideo Gudeta era etiope, era immigrata, ma il suo progetto di vita l’ha fatta entrare fin dalle prime ore della notizia della sua morte fra le file delle donne allevatrici.
Giovedì 7 gennaio 2021, come tutte le altre settimane, Agitu sarebbe arrivata in piazza Santa Maria Maggiore a Trento con formaggio bio, prodotti di cosmesi realizzati con il latte delle sue capre e prodotti della terra.
Agitu non è stata presente, al suo posto le persone hanno trovato una panchina rossa con la scritta: “Per Agitu, è per tutte le donne vittima di violenza. Trento non dimentica”.
Info e dettagli
Durata della mostra: dal 6 al 20 marzo 2022.
Orari: sabato e domenica 15.00 – 18.00 in settimana su prenotazione.
Info e prenotazioni: Associazione Culturale Cumalè – [email protected]
Tel: 3289161589.
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Federica Felice
Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.
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