La Venaria Reale apre la mostra ”Mattia Preti. Un artista tra Caravaggio e Luca Giordano”
Da Redazione TorinoFree.it
Maggio 15, 2013
Quattrocento anni fa, esattamente il 24 febbraio 1613, nasceva a Taverna, in provincia di Catanzaro, il più grande artista calabrese, ma soprattutto uno tra i maggiori pittori del Seicento: Mattia Preti. Per ricordare la sua opera, ispirata da Caravaggio e in particolare dalla sua visione della luce, oltre che dal Guercino, la Calabria sceglie di celebrare l’artista con una serie di iniziative: a partire da una mostra, inaugurata proprio il 24 febbraio, dal titolo “Mattia Preti”. Iniziative si terranno, per tutto l’anno, anche a Roma, Milano, Torino e non solo in Italia.
A Torino, in particolare, è infatti prevista, sempre nell’ambito di un progetto di manifestazioni coordinato dal Comitato scientifico internazionale, promosso dalla Regione Calabria e guidato da Vittorio Sgarbi, un’altra mostra, dal titolo “Mattia Preti, il cavaliere calabrese. Un artista tra Caravaggio e Luca Giordano“. La mostra in questione, che si terrà a Venaria Reale, dal 16 maggio al 15 settembre, propone un’importante selezione di una trentina di capolavori del pittore calabrese. Le opere pretiane saranno presentate accanto ad importanti dipinti di Caravaggio (come ”Il Riposo durante la fuga in Egitto”, capolavoro giovanile conservato a Roma nella Galleria Doria Pamphilij) e Luca Giordano che documentano le fonti, le influenze e gli esiti della sua originale ricerca pittorica.
Mattia Preti, detto il cavalier calabrese perché nato in calabria e fatto cavaliere da Papa Urbano VIII, giunge a Roma agli inizi degli anni ’30 ed è qui che entra in contatto con la pittura di Caravaggio e dei caravaggisti. Resta nella capitale per quasi venticinque anni recandosi spesso in viaggio per l’Italia e l’estero (Spagna e Fiandre soprattutto), avendo contatti con i Carracci, col Guercino, con Giovanni Lanfranco e col Veronese, che influenzarono ulteriormente la sua pittura. La base della sua cultura è infatti la pittura del Guercino e del Lanfranco ma la sorgente da cui trae l’impeto drammatico delle grandi composizioni, l’ampiezza dei suoi scenari, percorsi da correnti di luce, è senz’altro la pittura veneta del Tintoretto e del Veronese. Nel 1652 è di nuovo a Roma. Nell’anno successivo è a Napoli dove esegue grandi serie di affreschi e numerose pale d’altare diventando personalità di spicco nella città: è qui che incontra Luca Giordano. Tra il1659 e il 1661, l’artista si stabilisce a Malta dove, come pittore ufficiale dei Cavalieri dell’Ordine, è impegnato nella decorazione della cattedrale di San Giovanni a La Valletta. Secondo lo storico dell’arte Antonio Sergi, Mattia Preti avrebbe realizzato a Malta un totale di circa 400 opere tra tele ed affreschi. Mattia Preti muore a Malta nel 1699.
Dove: Venaria Reale- sale delle Arti I Piano.
Quando: dal 16/05/2013 al 15/09/2013
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