Una pizzeria da 10 e lode nel cuore di Torino
Da Redona Tela
Giugno 18, 2021
17 giugno: a Torino è previsto un evento importante per chi ama la pizza. Si inaugura una nuova pizzeria Berberè in Via Bellezia 24, ed è proprio che là che stiamo andando. Mentre attraverso il Balòn la serata è perfetta per fare due passi, e non manca chi suona il pianoforte da qualche parte, in un gradevole anticipo d’estate.
In Via Borgo Dora i tavolini all’aperto sono gremiti di giovani. Piacevole vederli seduti e rilassati, mentre immaginano il loro futuro. Arrivo a Porta Palazzo e in un attimo individuo la nuova pizzeria, non solo per la serigrafia sulle vetrine, ma soprattutto per due insegne luminose che richiamano una pizza divisa in spicchi e il lievito madre vivo.
Effettivamente la mia pizza ortolana arriva già divisa in spicchi e questa per me è una gradevole sorpresa. Penso sia molto utile per le persone anziane, ma Matteo Aloe, cofondatore insieme al fratello di tutte le pizzerie Berberé, mi spiega che si tratta soprattutto di un incentivo alla condivisione e quindi alla convivialità.
La divisione perfetta esalta ancora di più la geometria estetica della pizza. Mi rendo conto che la mia pizza ortolana può reggere una foto in primissimo piano. Persino la crema di peperoni del Piquillo è stesa in strisce equidistanti.
Comincio a gustarla. Sento il lieve e gradevole sapore acuto dei peperoni – Matteo Aloe mi confida: lo sa che io e mio fratello siamo calabresi? – e trovo inedito (per un’ortolana) ed ottimo il gusto della patata schiacciata combinata con la provola affumicata. Sapori e consistenze forti, che fanno passare le zucchine in secondo piano.
Peraltro ho optato per un impasto speciale – un indiretto con biga di lievito madre e un mix di cereali – che con il suo gusto rustico, morbido dentro e croccante all’esterno, ben si sposa con l’ortolana. È un tipo di impasto ad alta idratazione, che necessita di cottura a circa 360 gradi per 4 minuti, in un forno elettrico di ultima generazione (dotato anche di piastra rotante). L’ho visto in funzione, insieme a tutti i componenti della cucina, che Matteo mi ha fatto conoscere. C’erano anche i due formatori di punta della squadra Berberé, che con il loro lavoro riescono a mantenere alta e costante la qualità del prodotto, che esce da 13 locali in Italia più uno a Londra.
Quello di Via Bellezia 24 a Torino è un locale davvero molto ampio: spazio fuori, dentro e al piano superiore. L’arredamento richiama uno stile tipicamente vintage anni ‘50. A me piace. Anche la musica è gradevole, ed è la stessa che in questo momento stanno ascoltando tutti i clienti delle pizzerie Berberé sparse in Italia. La web radio è un altro modo per unire sotto un unico nome ed un’unica filosofia un insieme di locali che sta crescendo anno dopo anno.
Pizza or Vinyl (www.pizzaorvinyl.it) è una webradio nata con l’idea di creare un flusso musicale capace di rispecchiare lo spirito di Berberè, mantenendo la stessa qualità anche nella selezione musicale.
La web radio di Berberè
Nonostante il successo, Matteo Aloe ha qualcosa di umile nello sguardo. Lui, il fratello e tutti i dipendenti e collaboratori hanno lavorato tanto. E i risultati si vedono, perciò anch’io mi unisco ai complimenti fatti dagli altri clienti, per quel lavoro che genera – da un panetto di 280 grammi – un disco di 27 cm con un cornicione né minimalista, ma nemmeno eccessivo.
E i complimenti sono giunti anche da mio figlio, che ha voluto assaggiare il crostino con acciughe siciliane, burro e scorza di limone. Nella sua proverbiale sintesi ha detto: “È proprio buono!”.
Walter Caputo
Curiosità
Il locale Berberè, di Torino, il tredicesimo ad aprire in Italia, ospiterà 90 coperti e altri 20 nel dehors ed i proprietari, I fratelli Matteo e Salvatore Aloe, fondatori dell’azienda nel 2010 a Bologna, sono alla ricerca di personale: lo staff sarà composto da 13 persone fra pizzaioli, camerieri/e e store manager. In tutta Italia il gruppo Berberè conta oltre 150 dipendenti.
Walter Caputo è coautore insieme a Luigina Pugno del libro “La pizza al Microscopio”, un best seller edito da Gribaudo del gruppo Feltrinelli.
Laureato in Economia e in Scienze Statistiche si occupa di scienza, economia e sicurezza, rischio chimico e HACCP.
È autore tra l’altro del blog “cibo al microscopio” e collabora da oltre 10 anni con la rivista Gravità Zero (www.gravita-zero.it), trattando argomenti di divulgazione scientifica.
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Redona Tela
Redona Tela, ho 27 anni e vivo a Moncalieri in provincia di Torino, studentessa di scienze della comunicazione presso l'Università di Torino e Digital Strategist e copywriter presso la Wolf Agency. Nel tempo libero mi piace leggere libri gialli, fare lunghe passeggiate nella natura e visitare musei e mostre fotografiche. Amante della cucina e soprattutto alla costante ricerca di sapori e piatti nuovi da assaggiare in giro per sagre ed eventi di paesi.
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