Approvato il nuovo listino dei vini della provincia di Asti
Da Andrea Larghi
Febbraio 07, 2022
La qualità dei vini dell’annata viticola 2021 è stata eccellente, malgrado il clima non sempre favorevole. Il mercato si conferma molto vivace con prezzi al rialzo per tutte le tipologie di vino per quanto riguarda il mercato dello sfuso.
Quali sono pareri espressi della commissione
I componenti della commissione esprimono però preoccupazione per l’incremento generale dei prezzi che inevitabilmente inciderà sui costi di produzione. Anche sulla disponibilità di spesa dei consumatori. Inoltre le misure di contenimento della pandemia hanno comportato inevitabili ripercussioni sui flussi turistici e sul volume d’affari della ristorazione.
Per quanto riguarda i vini rossi, il Barbera d’Asti DOCG da vigneti scelti e diradati è quotata da 2 a 2,75 euro il litro segnando un incremento rispetto all’anno precedente del 25% sul prezzo minimo e dell’1,9% sul prezzo massimo. Il prezzo della Barbera d’Asti DOCG è fissato da 1,30 a 1,80 euro/litro (+30% sul prezzo minimo e + 12,5% su quello massimo), mentre quello della Barbera DOC si attesta da 1,05 a 1,35 euro/litro con incrementi che possono arrivare fino al 30%. Il Dolcetto è quotato da 1 a 1,30 euro/litro con un incremento medio intorno al 25%, mentre la Freisa d’Asti da 1,30 a 1,70 euro/litro (+8,3% sul prezzo minimo e +3% sul prezzo massimo). Il Grignolino va da un minimo 1,15 ad un massimo di 1,50 euro/litro con incrementi in torno al 28% sul prezzo minimo e al 7% sul prezzo massimo. Il mosto d’uva aromatico rosso è quotato da 0,80 a 1,10 euro/kg, con un incremento intorno al 50%. Il mosto atto a Brachetto va da euro 1,39/litro per il Piemonte Brachetto DOC a euro 1,68/litro per il Brachetto d’Acqui DOCG.
Crescita ancora più implementare per i vini bianchi
Ancora più marcata è la crescita dei prezzi dei vini bianchi. Il Cortese con quotazioni che vanno da 1 a 1,25 euro/litro registra un aumento medio rispetto all’anno precedente. Aggira intorno al 50%, lo Chardonnay è quotato da 1,30 a 1,50 euro/litro con un incremento che raggiunge il 62% sul prezzo minimo e il 25% su quello massimo. Il mosto parzialmente fermentato bianco va da un minimo di 0,60 ad un massimo di 0,75 euro/kg, registrando un incremento medio che sfiora il 30%. Il mosto atto a Asti DOCG e Moscato d’Asti DOCG è quotato da un minimo di 1,60 ad un massimo di 1,75 euro/kg. Il Mosto d’uva fermentato aromatico Moscato è quotato da 0,90 a 1,10 euro/kg e registra un aumento superiore al 60%. Tra i vini di nicchia il Nizza DOCG si conferma quale denominazione più pregiata con quotazioni che vanno da un minimo di 2,70 ad un massimo di 3,50 euro il/litro, seguito dal Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG (da 2,10 a 2,80 euro/litro) e dalla Malvasia (da 1,60 a 2,40 euro/litro).
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Andrea Larghi
Tutto è nato per la passione per l'enogastronomia. Dopo gli studi presso la scuola alberghiera mi avvicino al mondo della scrittura, grazie a un corso di giornalismo, presso L'Accademia Telematica Europea. Tra gli interessi anche lo sport, in particolare il calcio e il mondo della birra.
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