Lavoro in Piemonte: diminuisce la disoccupazione, ma le spese rimangono alte
Da Gianluca Rini
Febbraio 07, 2025
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Sempre più persone investono una quantità crescente di ore nel proprio impiego, eppure riscontrano maggiori difficoltà economiche, specialmente nel fronteggiare i costi dell’energia. Nella provincia di Torino – così come in altre aree vicine – l’Istituto Nazionale di Statistica rileva un declino del potere d’acquisto, accompagnato da una percezione negativa della situazione finanziaria personale. Il nuovo rapporto “I numeri del Piemonte” descrive un contesto in cui alcune voci lasciano intravedere un lieve recupero, mentre altre fotografano criticità in aumento.
Il rapporto statistico e gli ambiti di indagine
Il documento, curato dall’Istat, racchiude informazioni su temi eterogenei, suddivisi in 17 categorie, tra i quali ci sono salute, istruzione, ambiente, sicurezza, cultura, istruzione, turismo, sport e vari altri settori. Le analisi, strutturate in numerose tabelle, puntano a fornire una sintesi aggiornata della realtà regionale.
Tra i vari riscontri, quelli riguardanti il benessere delle famiglie sono particolarmente rilevanti. Dall’ultimo aggiornamento emerge che, nel 2023, l’11,7% dei residenti in Piemonte ha vissuto una condizione di povertà relativa, mentre due anni prima la quota risultava pari al 10%. Nell’intero Paese, invece, tale indice è sceso dal 14,8% al 14,5%.
L’aumento della povertà relativa e il caro-casa
Secondo le rilevazioni, i rincari più marcati hanno interessato soprattutto cibo e bevande (oltre il 9% di rialzo), oltre a luce e gas, con famiglie che lamentano un aggravio sensibile delle bollette. In più della metà dei casi (56,1%), chi vive nella regione considera eccessive le spese per l’abitazione, un valore che, solo due anni fa, toccava il 44,9%.
Il mercato immobiliare ne risente: il numero delle compravendite è calato da 84.531 a 79.100. Inoltre, la percentuale di persone che abita in una casa di proprietà è scesa dal 77% al 76,6%, mentre in Italia è salita dal 79,5% all’84,6%.
Occupazione in miglioramento, ma risorse familiari in calo
Nonostante la provincia di Torino abbia fatto registrare un calo della disoccupazione dall’8,3% al 7%, l’intera area piemontese non è rimasta immune dall’erosione del potere d’acquisto. Il tasso regionale è passato dal 7,3% al 6,2%, con i disoccupati totali ridotti da 139mila a 118mila, e la cassa integrazione è diminuita in modo significativo (da 42 a 31 milioni di ore).
Ma circa il 30% delle famiglie dichiara di aver sperimentato un peggioramento economico rispetto all’anno precedente, e per oltre l’8% la situazione appare gravemente compromessa. Solo il 10% riferisce un miglioramento.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.
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