L’ascesa del gaming: come Torino si posiziona nel panorama europeo
Da Claudio Pasqua
Settembre 19, 2023
Il mondo del gioco è in crescita costante. Un fenomeno, questo, che si è imposto negli anni, in particolare per quel che concerne il gioco online. Non è un trend passeggero ma qualcosa destinato a rimanere costante nel tempo e a crescere. In questo senso non mancano nemmeno gli investimenti in materia, con anche il mondo dell’istruzione che ha aperto alla possibilità di creare autentiche accademie per chi ama i giochi.
Da fenomeno della cultura pop a lavoro: il sogno dei più accaniti videogiocatori si è concretizzato ormai da tempo. Le accademie si focalizzano perlopiù sulla figura degli sviluppatori. Uno sviluppatore è il cuore del processo di creazione di un gioco, una figura professionale senza la quale non si può pensare di arrivare al prodotto finito che arriva negli store fisici e digitali.
Lo sviluppatore di videogiochi, oppure game developer, si occupa di progettare, sviluppare e programmare tutte le parti creative di un gioco. E quindi è colui che conosce il linguaggio di programmazione idoneo, il pensiero creativo adeguato e una giusta dose di problem solving, attinente alla risoluzione di qualsivoglia tipo di problema. Il game developer, più che il programmatore, si occupa anche di altri aspetti. Primariamente deve conoscere anche quelle specifiche informatiche idonee per il funzionamento del titolo pensato. E quindi algoritmi e matematica, prima di tutto.
Ma a suo modo questa figura professionale deve conoscere i concetti di grafica, design, progettazione di suoni e testing. In ogni caso in un team di sviluppo è la figura più ibrida che lavora a contatto anche con altri team coinvolti in un progetto. Nelle fasi di testing, per esempio, potrebbe essere chiamato in causa. Senza ombra di dubbio il programmatore ha il compito più importante nel lancio di un prodotto: dal suo lavoro passa il successo stesso del gioco, come si diceva.
La grande notorietà acquisita dal settore del gioco ha aperto anche nuovi canali, alcuni destinati ad avere un impatto anche sul futuro del settore. Nella nostra città è nato per esempio il Quickload Powered by OGR Torino, il primissimo progetto italiano per l’accelerazione su scala europea, pensato per le startup che operano nel settore del gaming. Non una novità per il capoluogo sabaudo, questa grande attenzione per il settore giochi.
Nel progetto è infatti coinvolto, oltre all’hub Officine Grandi Riparazioni, la 34BigThings, studio di sviluppo torinese di videogiochi recentemente acquisito da Saber Interactive. Un investimento anche per il futuro quello di OGR Torino, che ha dalla sua già sette programmi di innovazione, per valorizzare i talenti ed attrarre curiosi in città. Una realtà, questa, che va al di là del gioco.
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Claudio Pasqua
Giornalista scientifico. Direttore ADI - Agenza Digitale Italiana
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