Concerto del coro Convivium Vocis al Politecnico
Da Andrea Larghi
Dicembre 10, 2021
L’evento
Lunedì 20 dicembre al Politecnico di Torino, in corso Duca degli Abruzzi 24, nell’ aula magna “Giovanni Agnelli” si svolgerà la trentesima edizione di polincontri musica. L’evento prevede come figura principale Mozart tramite una conferenza con tratti musicali del coro Convivium Vocis, ed esecuzione del Requiem di W.A. Mozart. Il concerto inizia alle ore 18:00
Il coro
Il coro Convivium Vocis è composto da:
mezzosoprano: Igina Coppa
baritono: Luigi Vicari
soprani: Benedetta Leway, Silvana Tardio, Elina Koryak, Chiara Zunino
contralti: Barbara Prato, Matilde Tozzi
tenori: Enrico Armando, Paolo Gerbino, Mitj Libonia
bassi: Fabrizio Fornasiero, Carmelo Laudani, Pietro Melis
direttore: Paolo Venturino
Come si è formato il coro
Questo coro si è formato nel 2019 con coristi di varia provenienza, per condividere la musica corale e i suoi contenuti umani e culturali. Il 25 gennaio del 2020 in occasione del Mozart Nacht ha presentato per la prima volta il Requeiem di Mozart. Il direttore Paolo Venturino ha realizzato opere liriche, esecuzioni ed incisioni dal
vivo collaborando con molti artisti. La sua esecuzione integrale dell’Arte della Fuga di Bach 2004,ha ricevuto l’apprezzamento di G. Leonardt. Dal 1985 dirige la cappella musicale B. della rovere, nella cattedrale di Savona. Dal 2002 al 2009 ha diretto il coro dell’orchestra sinfonica di Savona. Direttore artistico del prestigioso concorso internazionale di musica da camera ‘Palma d’Oro – Città di Finale Ligure’ dal 2003 al 2017, si dedica alla ricerca e alla divulgazione di contenuti musicali e culturali. Tra vari studi, ha curato gli aspetti simbolici e musicologici del temperamento Bach 1722, individuato nel 2005 da G. Interbartolo, eseguendo la prima assoluta del WTC con l’accordatura originale.
Cos’è il Requiem di Mozart?
Il Requiem è l’ultima struggente composizione di Mozart, rimasta incompiuta per la sua morte. L’opera è legata alla controversa vicenda della sua morte avvenuta il giorno successivo al completamento delle parti vocali del Lacrimosa. Stendhal parla di un anonimo committente che incaricò Mozart, malato e caduto in miseria, di comporre in quattro settimane una messa da requiem, dietro compenso di cinquanta ducati. Completato quasi certamente entro la quaresima del 1792, il Requiem venne ritenuto per un certo periodo opera del solo Mozart anche per il fatto che la calligrafia di Süssmayr risulta essere molto simile a quella di Mozart. Fino agli inizi degli anni novanta del XX secolo si riteneva infatti che l’indicazione, posta in testa alla prima pagina, recitante “di me W.A Mozart mappa. 1792” fosse stata apposta da Mozart stesso.
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Andrea Larghi
Tutto è nato per la passione per l'enogastronomia. Dopo gli studi presso la scuola alberghiera mi avvicino al mondo della scrittura, grazie a un corso di giornalismo, presso L'Accademia Telematica Europea. Tra gli interessi anche lo sport, in particolare il calcio e il mondo della birra.
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