Cinema, la denuncia di un titolare: “Le misure anti-Covid ci hanno penalizzato”
Da Bruno Santini
Dicembre 29, 2021
La drammatica situazione del Coronavirus, oltre che di tutte le componenti legate allo stesso, non hanno effetti soltanto dal punto di vista sanitario, ma anche e soprattutto per quel che concerne l’economia e la sussistenza di diverse realtà. Un mondo particolarmente bersagliato dal Covid è quello del cinema, la cui industria ha risentito molto delle misure restrittive che sono state pensate per proteggere i cittadini che vogliono fruire di un film all’interno di una qualsiasi sala cinematografica. Gli effetti negativi delle misure in questione sono stati raccontati dal titolare di una sala, Felice Rispoli, che ha parlato di quanta flessione ci sia stata negli incassi nel periodo natalizio.
Le parole di Felice Rispoli e gli incassi del suo cinema a Torino
Con un discorso particolarmente conciso, Felice Rispoli – titolare di una sala cinematografica a Torino – ha parlato di quali siano gli effetti negativi delle misure restrittive pensate per mettere al sicuro tutti coloro che vogliono godere di un film all’interno di una sala. Per quanto le misure in questione siano atte alla salvaguardia personale di ogni cittadino, è inutile negare che abbiano delle ripercussioni dal punto di vista economico, come gli incassi della sala dimostrano.
Stando alle stime del titolare della sala cinematografica, gli incassi sono stati pari solo al 40% di quanto – negli anni precedenti come il 2018 o il 2019 – il cinema in questione ha guadagnato nel periodo natalizio e, considerando che il Natale 2021 è stato interessato da alcune uscite di grandissimo pregio (come quella di Spiderman: No Way Home), i numeri non sono sicuramente confortanti.
Queste le parole di Felice Rispoli a tal proposito: Sicuramente il fatto delle nuove restrizioni anti-Covid, in particolare quella del divieto di somministrazione di cibi e alimenti, o meglio del divieto di consumo per gli spettatori di cibo e alimenti nelle sale, ci ha penalizzato non poco. In parte perché queste voci di introito sono delle voci importanti sulle quali abbiamo dei ricavi per la nostra attività, in parte perché per molti spettatori l’idea di consumo di prodotti tipo popcorn e bevande è legata all’essenza stessa del godimento di un film nella sala cinematografica. E non è stata l’unica misura restrittiva che ci ha penalizzato: anche l’introduzione di queste mascherine e l’idea diffusa che il cinema sia un luogo dove ci si contagia facilmente ha tenuto molti spettatori alla larga dalle sale dal cinema in questi giorni di festa.“
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Bruno Santini
Bruno Santini, 21 anni di Aversa (CE). Studente di marketing e scienze della comunicazione presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, già copywriter e articolista presso Wolf Agency di Moncalieri (TO) . Amante di attualità, cinema e musica, oltre che di ogni componente culturale insita in ogni paese.
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