A Milano fare la spesa costa il doppio rispetto a Napoli, a Roma si spende meno che a Torino
Da Alberto Garbarino
Agosto 22, 2022
Milano, Aosta e Trento sono le città italiane dove la vita costa di più, Napoli, Palermo e Pescara quelle più economiche, con Torino che si colloca a metà di questa particolare classifica, dove non mancano sorprese e curiosità.
17 grandi province a confronto
Il dato emerge da uno studio del Codacons che, alla luce degli ultimi forti incrementi dei listini al dettaglio certificati dall’Istat attraverso il dato dell’inflazione (+7,9% a luglio), ha realizzato una indagine mettendo a confronto i prezzi di un ipotetico paniere composto da voci che vanno dagli alimentari (carne, pane, ortofrutta, pesce) ai beni ai servizi (lavanderie, professionisti, carrozzerie, bar, parrucchieri). Ne esce fuori una classifica che piazza Milano in testa alle città più costose per la spesa alimentare, Aosta alla vetta del caro-servizi, Napoli la provincia più economica per entrambe le categorie.
Sul fronte degli acquisti alimentari a Milano, per riempire un carrello contenente prodotti che spaziano dall’ortofrutta al pesce, si spendono circa 116 euro, il 17,7% in più della media nazionale e addirittura il +54% rispetto alla città più economica, Napoli, dove per gli stessi acquisti bastano 75 euro. Per i servizi, dal ginecologo al dentista, passando per tintorie e parrucchieri, è Aosta la città dove si spende di più, con una media di 458 euro per un paniere ad hoc, il 29,7% in più sulla media nazionale.
Alimentare, Torino meno cara di Milano e Firenze (ma più di Roma)
Milano (116 euro) Aosta (109,91 euro) Genova (107,91 euro) Trieste (107,29 euro) Bologna (105 euro) Firenze (104,70 euro) Trento (104,68 euro) Torino (103,96 euro) Roma (101,92 euro) Perugia (101,05 euro) Venezia (98,95 euro) Cagliari (97 euro) Bari (88,85 euro) Pescara (87,17 euro) Palermo (86,97 euro) Catanzaro (79,33 euro) Napoli (75,16 euro)
Paniere servizi, sotto la Mole si spendono in media meno di 400 euro
Aosta (458,43 euro) Trento (435,89 euro) Milano (435,20 euro) Trieste (421,87 euro) Bologna (415,93 euro) Venezia (404,73 euro) Torino (378,48 euro) Perugia (350,29 euro) Firenze (342,93 euro) Roma (330,41 euro) Bari (318,44 euro) Cagliari (315,22 euro) Genova (310,98 euro) Catanzaro (298,85 euro) Pescara (279,40 euro) Palermo (270,52 euro) Napoli (241,33 euro).
Le curiosità
Non mancano le curiosità: per il taglio capelli uomo conviene trasferirsi a Catanzaro, dove bastano appena 14,29 euro contro i 26,3 euro di Trieste, il cappuccino meglio a Roma (1,18 euro) che a Trento (1,68 euro), mentre per lavare e stirare un abito in tintoria i torinesi spendono in media 8,43 euro, il 25% in meno della media nazionale.
Il petto di pollo più economico è venduto a Pescara (in media 8,82 euro al kg), le alici più “salate” a Roma (9,71 euro al kg), proibitivo il salmone a Milano (quasi 30 euro al kg).
Articolo precedente
Export Piemonte 2022: settore in crescita – Francia principale acquirente
Articolo successivo
Trasporto spaziale: Avio ha prodotto il primo motore green
Alberto Garbarino
Alberto Garbarino, 30 anni di Genova (GE) , Laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli studi di Genova, Redattore presso Wolf Agency di Monalieri (To). Amo lo sport , il cinema e l'attulità.
Articoli correlati
21 dicembre, il giorno più corto dell’anno (no, non è Santa Lucia)
Dicembre 21, 2024