Vitaliano Brancati: il genio ritrovato al Caffè Letterario Fiorio di Torino
Da Claudio Pasqua
Settembre 21, 2024
Lunedì 23 settembre 2024, alle ore 18, le porte del Caffè Letterario Fiorio, storico salotto culturale di Torino, si apriranno per un evento speciale dedicato alla memoria di uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento: Vitaliano Brancati. In occasione del 70° anniversario della sua morte, Salvatore Vullo presenterà il suo nuovo libro, “Vitaliano Brancati: Scoprire e riscoprire il grande scrittore” (Morrone Editore), un’opera che si propone di illuminare nuovamente la figura di questo genio letterario, spesso trascurato ma sempre rilevante.
L’evento, moderato da Giovanni Firera (nella foto), presidente dell’Associazione Culturale Vitaliano Brancati, che ha sostenuto e promosso la pubblicazione del volume, rappresenta un momento significativo per chiunque voglia immergersi nelle opere e nella vita del grande scrittore siciliano. Dopo una prima presentazione di successo durante il Salone del Libro di Torino, nello spazio della Regione Siciliana, questa serata al Fiorio sarà l’occasione perfetta per approfondire la conoscenza di Brancati e per riflettere sul suo enorme contributo alla letteratura italiana.
Un protagonista della cultura del Novecento
Vitaliano Brancati, morto prematuramente a soli 47 anni, fu una delle voci più originali e anticonformiste del suo tempo. I suoi romanzi più noti, come “Don Giovanni in Sicilia” e “Il bell’Antonio”, sono diventati pietre miliari della letteratura italiana, immortalando la complessità e le contraddizioni del suo tempo. Brancati non fu solo un brillante narratore, ma anche un saggista acuto, commediografo di successo e sceneggiatore per il cinema, con molte delle sue opere adattate per il grande schermo da celebri registi.
Salvatore Vullo, nel suo libro, non solo esplora la carriera letteraria di Brancati, ma getta luce sulla sua tumultuosa vita personale, inclusa la sua profonda e contrastata storia d’amore con la giovane attrice Anna Proclemer. Una relazione tormentata, ma carica di passione e intellettualismo, che culminò nel loro matrimonio nel 1946 e nella nascita della loro figlia, Antonia. Attraverso le lettere private tra i due, molte delle quali pubblicate da Proclemer nel 1978, Vullo riesce a restituire al lettore l’intimità e l’intensità di un rapporto che ha segnato indelebilmente la vita dello scrittore.
Dalla gioventù fascista alla disillusione repubblicana
Brancati visse intensamente gli eventi cruciali del XX secolo. Dopo una giovinezza caratterizzata da una breve infatuazione per il fascismo, lo scrittore maturò una forte avversione verso il regime nel 1934, quando decise di ritirarsi dalla vita mondana di Roma per tornare nella sua amata Sicilia come semplice insegnante. Fu in quel periodo che affinò il suo spirito anticonformista e sviluppò un feroce amore per la libertà, opponendosi non solo alla dittatura, ma anche ai moralismi ideologici e alle ipocrisie che continuavano a persistere nell’Italia del dopoguerra.
La sua produzione letteraria, così ricca di riflessioni politiche e sociali, rispecchia la disillusione di un uomo che aveva creduto nella possibilità di un’Italia migliore, ma che ne aveva presto scorto i limiti. Brancati fu una delle voci più taglienti contro i vizi della società italiana, evidenziando come certi mali del fascismo si fossero trasferiti anche nella neonata Repubblica.
Celebrare e riscoprire Brancati
La presentazione del libro di Vullo al Caffè Fiorio sarà molto più di un semplice incontro letterario. Sarà un momento di riflessione, con interventi di ospiti illustri come Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema, e Giuseppe Mastruzzo, direttore dell’International University College di Torino, che offriranno al pubblico la possibilità di scoprire e riscoprire un autore che ha profondamente influenzato la cultura italiana.
Dopo l’appuntamento torinese, l’omaggio a Brancati proseguirà in Sicilia, con due importanti presentazioni: l’11 ottobre a Caltanissetta presso la libreria Ubik e il 12 ottobre a Siracusa. Queste tappe siciliane rappresentano un ritorno alle radici per uno scrittore che aveva fatto della sua terra una fonte inesauribile di ispirazione e riflessione.
Un lascito immortale
Vitaliano Brancati ci ha lasciato un’eredità culturale immensa, che attraversa il cinema, la narrativa, il teatro e il giornalismo. Con il libro di Vullo, abbiamo la possibilità di immergerci nuovamente nel mondo di uno scrittore che non ha mai smesso di interrogarsi sulle contraddizioni del suo tempo, e che, ancora oggi, ci parla con una voce limpida e sincera. Un autore che, come disse Leonardo Sciascia, è stato senza dubbio “lo scrittore italiano più interessante degli anni ’40 e ’50”.
Comunicato stampa a cura di ADI – Agenzia Digitale Italiana
www.agenziadigitaleitaliana.it
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Claudio Pasqua
Giornalista scientifico. Direttore ADI - Agenza Digitale Italiana
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