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Valsusa Filmfest 2025: dal 28 marzo al 5 giugno il festival su cinema e cultura

Da Gianluca Rini

Marzo 20, 2025

Valsusa Filmfest 2025: dal 28 marzo al 5 giugno il festival su cinema e cultura

Il Valsusa Filmfest 2025 si prepara a trasformare la Valle di Susa e il capoluogo piemontese in un crocevia di creatività condivisa, grazie a una serie di appuntamenti in programma fra il 28 marzo e il 5 giugno. Giunto al ventinovesimo anno di vita, questo percorso di scambio culturale mette in primo piano la voglia di raccontare storie e valori, mantenendo sempre al centro la persona.

L’attenzione si concentra su temi di rilievo come ricordo delle vicende passate, salvaguardia ambientale e coinvolgimento attivo di chiunque creda in una comunità più empatica. Il festival, sostenuto da scuole, associazioni e abitanti della zona, vuole offrire occasioni di incontro e dialogo, nell’ottica di stimolare partecipazione civile e condivisione.

Un festival radicato nel territorio

La forza del Valsusa Filmfest risiede nell’energia che nasce dalla collaborazione tra diversi comuni della valle, fra cui Condove, Almese, Avigliana e Bardonecchia, impegnati a ospitare un totale di 28 eventi. Non mancheranno due tappe speciali a Torino, fissate per il 25 aprile al Museo Diffuso della Resistenza e il 17 maggio al Salone Internazionale del Libro, in cui verranno proposte iniziative dedicate all’importanza dell’arte come strumento per incentivare la fratellanza.

La manifestazione, fin dagli esordi, ha sempre posto l’accento sull’aspetto collettivo, incoraggiando la popolazione locale a condividere energie e riflessioni, creando in tal modo una rete di sensibilità e confronto.

Serata speciale dedicata a Mercedes Sosa

Uno dei momenti più attesi avrà luogo il 10 maggio al Teatro Fassino di Avigliana, quando verrà ricordato l’impegno artistico e sociale di Mercedes Sosa. La cantante sudamericana, come sottolineano gli organizzatori, con la sua voce ha espresso la necessità di difendere i diritti delle persone e di combattere l’indifferenza verso le ingiustizie.

L’incontro-concerto prevede l’intervento di Simona Molinari ed Enrico Deregibus, che racconteranno l’eredità di Sosa, ponendo in risalto la capacità della musica di suscitare riflessioni profonde e di oltrepassare ogni barriera culturale. Sarà un tributo alla potenza espressiva dell’arte, in grado di favorire una lettura più consapevole della realtà.

Riflessioni su conflitti e aspirazioni di pace

Le proposte del festival toccano con decisione gli orrori dei conflitti, invitando ciascuno a porsi domande sul ruolo che ognuno può svolgere nel percorso verso la pacifica convivenza. Attraverso rassegne cinematografiche e momenti di dibattito, si cercherà di far emergere diverse letture legate ai diritti umani e all’aiuto reciproco, tracciando un sentiero capace di unire le persone nella costruzione di un domani orientato alla solidarietà.

Gli organizzatori vogliono offrire uno spazio in cui i partecipanti siano stimolati a confrontarsi con le difficoltà del presente, e allo stesso tempo abbracciare una visione costruttiva e improntata alla collaborazione.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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