Topolino in piemontese: ad aprile un numero del settimanale con una storia in torinese
Da Gianluca Rini
Gennaio 18, 2025

La rivista a fumetti Topolino ha sorpreso molti appassionati con un’idea linguistica davvero originale. L’ultimo numero ha sperimentato una distribuzione in alcune regioni italiane adottando le parlate tipiche del luogo, lasciando i lettori incuriositi e desiderosi di scoprire il prossimo passo di questa iniziativa.
L’esperimento multilingue
Nel numero 3608, diffuso di recente, la prima storia di apertura, Zio Paperone e il P.d.P. 6000, avventura ideata da Niccolò Testi e illustrata da Alessandro Perina, è apparsa in quattro varianti differenti. Tra le versioni pubblicate, si trovano quella milanese, quella napoletana, quella catanese e quella fiorentina. Questo progetto, che affianca il consueto testo in italiano, ha mostrato quanto siano forti l’interesse e l’affetto verso i dialetti locali, testimoniando la volontà di parlare alle varie comunità con la loro voce storica e popolare.
L’iniziativa ha riscosso un successo immediato, poiché molti lettori hanno apprezzato la presenza del proprio modo di parlare su una testata così nota. L’obiettivo resta quello di avvicinare il pubblico a una lettura che rifletta maggiormente le espressioni tipiche, regalando un effetto di immediatezza e di complicità linguistica.
Grande attesa per la versione in torinese
Per i fan piemontesi, la novità arriverà con un’uscita speciale programmata durante il mese di aprile. Si tratta di un numero unico, che metterà in scena una traduzione curata da un docente a contratto dell’Università di Torino, impegnato con corsi accademici dedicati proprio alla lingua piemontese.
Su questa variante aleggia ancora il massimo riserbo: non sono stati svelati elementi riguardanti il titolo o le scelte stilistiche. Il segreto alimenta l’entusiasmo dei collezionisti, pronti a sfogliare un Topolino che racconta le avventure degli amatissimi personaggi Disney in torinese.
Il cuore del progetto a Torino
Alla supervisione di questa operazione partecipa Riccardo Regis, Professore ordinario di Linguistica italiana e conoscitore della dialettologia nazionale. Sta infatti coordinando l’apparato di traduzioni rivolte alle diverse aree d’Italia.
Dalle informazioni fornite dal professor Regis al Corriere della Sera, emerge che esistono già date stabilite per nuove uscite, e si è parlato apertamente anche del piemontese. Il ruolo dell’Università di Torino, in questo contesto, sottolinea la rilevanza scientifica del progetto, che non si limita a una semplice conversione di parole, ma cerca di valorizzare il patrimonio linguistico regionale.
Questa sperimentazione è stata accolta con favore dagli appassionati di fumetti e dagli studiosi di dialetti, i quali vedono in questa iniziativa una porta spalancata verso la conservazione e la promozione delle varietà locali. Topolino si riconferma dunque un veicolo culturale, in grado di coniugare divertimento e tradizione, puntando a far dialogare generazioni diverse attraverso la forza dell’immaginazione e dell’eredità linguistica.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.