Loading...

Torino Free Logo Torino Free
sei qui: Home » Saiwa Dal Piemonte sotto il segno di D’Annunzio

Saiwa Dal Piemonte sotto il segno di D’Annunzio

Da Redazione TorinoFree.it

Ottobre 24, 2018

Saiwa Dal Piemonte sotto il segno di D’Annunzio

saiwa 1Nota per i suoi salatini e snack salati, la Saiwa ha una storia che parte dalla Liguria dei primi del Novecento per poi spostarsi in Piemonte, in provincia di Alessandria, cuore della produzione dei suoi prodotti.

Tutto ebbe inizio nel 1900 quando Pietro Marchese aprì in Via Galata, a Genova, una pasticceria dedicata ai dolci conosciuti durante un viaggio in Gran Bretagna, i sugar wafer.

Con gli anni la piccola bottega di Marchese ebbe un certo successo e riuscì ad ampliare la distribuzione, iniziando una delle prime produzioni industriali italiane di prodotti da forno.

Nel 1920, la pasticceria si trasferì in Corso Giulio Cesare e il 20 dicembre 1922 divenne S.A.I.W.A, cioè Società Accomandita Industria Wafer e Affini, nome che era stato suggerito da Gabriele D’Annunzio.

Inoltre, la società diede inizio alla produzione di una serie di lattoni per la vendita dei biscotti sciolti, che dall’ottobre 1934, la Saiwa cominciò a produrre da sé e, l’anno successivo ideò una bellissima scatola con due Ascari in moto.

Con gli anni la piccola azienda genovese iniziò a interessarti al mondo della pubblicità, con testimonial come la stessa Casa Savoia, che aveva concesso i Brevetti di Fornitore Ufficiale, speciale e pubblico contrassegno con concessione di innalzare lo Stemma Reale sull’insegna della fabbrica, e quello di Gabriele d’Annunzio, Principe di Montenevoso.

Tra il 22 e il 23 ottobre 1942 gli impianti della Saiwa furono distrutti a causa dell’Offensiva aerea di autunno del Bomber Command britannico, cosi la produzione ebbe un arresto e ricominciò solo a conflitto concluso.

Negli anni della ricostruzione, la Saiwa decise l’installazione di nuovi forni e il montaggio delle prime macchine confezionatrici.

Con gli anni Cinquanta la Saiwa lanciò il biscotto Oro Saiwa, ancora oggi il biscotto più venduto in Italia e nel 1965, Saiwa divenne parte del gruppo statunitense Nabisco (National Biscuit Company).

Grazie alla costruzione dello stabilimento di Locate Triulzi, inaugurato nel 1969, vennero ideati prodotti come Ritz, Premium e Cipster.

Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta per la Saiwa si fu l’arrivo come rivale del Mulino Bianco, lanciato dalla Barilla nel novembre 1975, mentre nel 1985, una nuova unità produttiva venne inaugurata a Capriata D’Orba, in provincia di Alessandria, dove fu spostata la produzione di Oro Saiwa.

Nel 1989, il gruppo francese Compagnie Gervais Danone, contratto dal colosso alimentare transalpino Groupe Danone, comprò le aziende europee produttrici di biscotti del Gruppo Nabisco, come Saiwa.

Dal 2000, anche i marchi Fonzies e Yonkers divennero parte di Saiwa, che rafforzò così la sua posizione sul mercato degli snack salati.

Nel dicembre 2007 la Danone cedette tutto il ramo dei biscotti europeo, di cui fa parte la Saiwa, alla Kraft, la più grande azienda alimentare del Nord America e la seconda al mondo, dopo la Nestlé.

Dopo questa incorporazione, la Saiwa iniziò la produzione e la commercializzazione del biscotto Oreo.

Redazione TorinoFree.it Avatar

Redazione TorinoFree.it

Privacy Policy Cookie Policy