Museo Moca in Piemonte: uno spazio espositivo dedicato agli oggetti domestici
Da Gianluca Rini
Marzo 09, 2025

In una suggestiva località del Piemonte, un museo dedicato alla storia degli oggetti d’uso quotidiano accoglie curiosi e appassionati. Situato a Omegna, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, questo spazio espositivo racconta il percorso creativo di aziende che hanno plasmato la tradizione nel settore domestico.
Le radici di un patrimonio industriale
L’eredità di questo territorio si ritrova in una collezione di oltre tremila articoli, provenienti da marchi prestigiosi come Bialetti, Girmi, Lagostina e Alessi. Queste imprese, nate in zona e divenute celebri a livello nazionale, hanno saputo coniugare ingegno e qualità, dando vita a utensili che hanno trasformato il modo di cucinare e vivere la casa.
Ogni pezzo racconta una storia fatta di lavorazione accurata, design ricercato e passione artigianale. Chiunque varchi la soglia del museo ha l’opportunità di osservare da vicino il percorso compiuto dalle aziende locali, che per decenni hanno contribuito a rendere il Piemonte un punto di riferimento nell’ambito dei prodotti per la casa. La raccolta custodisce preziose testimonianze del passato e offre uno sguardo intrigante sul legame tra creatività e funzionalità.
Un rinnovamento in chiave immersiva
Il recente rilancio di questa struttura museale ha visto l’apertura di un itinerario completamente rinnovato, inaugurato il 15 febbraio alle 11 e ribattezzato Moca, museo del casalingo. Grazie a un sostegno economico ottenuto attraverso il PNRR, l’allestimento si è arricchito di soluzioni interattive e coinvolgenti.
Una sala digitale, situata al piano terra, regala ai visitatori un’esperienza multimediale in cui immagini, suoni e narrazioni si fondono per rievocare la lunga storia manifatturiera della zona. Il contributo artistico di Matteo Severgnini e del collettivo auroraMeccanica si traduce in uno spettacolo che valorizza la vocazione produttiva locale, rendendo la visita un momento di scoperta.
Al primo piano, inoltre, è presente un archivio accessibile in cui sono conservati numerosi oggetti del passato, testimonianze tangibili di ingegno e continua ricerca.
Un laboratorio di creatività e incontro
Secondo Tarcisio Ruschetti, presidente della Fondazione Parco che coordina il Parco della Fantasia Gianni Rodari, il progetto “moca” ambisce a diventare un polo di richiamo per visitatori alla ricerca di spunti creativi. Egli evidenzia come le iniziative proposte siano incentrate su attività che favoriscono la partecipazione e la condivisione, trasformando l’ambiente museale in un luogo aperto allo scambio.
L’obiettivo è far sì che ogni ospite non sia un osservatore passivo, bensì una componente viva di un percorso che mette in luce design e tradizione. Il museo, infatti, mira a superare il semplice concetto di esposizione, puntando a laboratori in cui ognuno può coltivare la propria vena artistica.
Con questa impostazione, Omegna aggiunge un tassello significativo alla propria offerta culturale, pronta ad accogliere visitatori interessati a una storia industriale di grande valore. Grazie a questa formula, la visita diventa un’occasione per riscoprire il legame tra mestieri e territorio, immergendosi in atmosfere che esaltano l’ingegno di un’epoca passata e ispirano le creazioni di domani.
Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.