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Museo Egizio di Torino: spazio a 6000 reperti in un nuovo spazio espositivo

Da Gianluca Rini

Ottobre 07, 2024

Museo Egizio di Torino: spazio a 6000 reperti in un nuovo spazio espositivo

Il Museo Egizio di Torino presenta il progetto Materia. Forma del tempo, uno spazio disponibile al pubblico a partire dal 5 ottobre 2024. Questo spazio, nato da dieci anni di ricerche approfondite, propone una visione fresca e originale sull’antico Egitto, esplorando la materia di cui sono fatti gli oggetti.

Dai legni e pigmenti ai vasi in ceramica e alle sculture in pietra, la mostra copre un periodo che va dall’Epoca Predinastica fino all’era Bizantina. Curato da un team di nove esperti egittologi, il progetto si sviluppa su 700 metri quadrati distribuiti su due livelli, accogliendo circa 6.000 reperti dai depositi del Museo.

Il nuovo allestimento al Museo Egizio

L’allestimento si distingue per un approccio che unisce archeologia, tecnologia e digitalizzazione per illuminare gli oggetti esposti sotto una nuova luce. Le tre aree dello spazio in questione mettono in evidenza i materiali usati dagli antichi Egizi: la prima sala esplora legni e pigmenti, mostrando la perizia artigianale nella selezione delle essenze e nella creazione di colori unici.

La seconda sala ospita una vasta collezione di quasi 5.000 vasi in ceramica, disposti come in una sorta di biblioteca, offrendo una visione approfondita del contesto d’uso degli oggetti. Il terzo spazio è relativo alla pietra e presenta frammenti e statue che testimoniano la straordinaria maestria nella lavorazione dei materiali lapidei.

Il dialogo tra scienze umane e naturali

Materia. Forma del tempo rappresenta un passo avanti per il Museo Egizio nella presentazione museale, facendo dialogare scienze umane e naturali per offrire ai visitatori una narrazione più completa della civiltà egizia.

Questo progetto apre una nuova fase di ricerca che supera i paradigmi tradizionali, restituendo una biografia dettagliata degli oggetti e mettendo in risalto la loro storia produttiva e le trasformazioni che hanno subito nel corso dei secoli.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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