Munch, I colori dell’anima: la nuova mostra immersiva a Torino
Da Gianluca Rini
Marzo 20, 2025

L’arte di Edvard Munch ha sempre attirato un vasto pubblico, grazie all’intensità dei suoi dipinti e alla profonda ricerca espressiva che attraversa ogni lavoro. La Promotrice delle Belle Arti di Torino, dal 14 marzo al 29 giugno 2025, propone un’esperienza immersiva che celebra il celebre artista norvegese, definito da molti come il “pittore dell’anima”. All’interno di questo percorso, emozioni personali e strumenti digitali si fondono, offrendo un punto di vista unico su un autore che ha segnato la storia della pittura.
Un’immersione tra storia e sentimenti
La visita inizia con uno sguardo sulla biografia di Munch, illustrando i principali eventi che ne influenzarono la produzione. Una linea temporale, posta all’ingresso, ricorda i momenti più toccanti della sua vita, collegandoli ai quadri in cui emergono malinconia, introspezione e desiderio di sperimentare nuove forme di comunicazione visiva.
Un’intera sezione propone ricostruzioni luminose che mettono in risalto alcuni dei capolavori più celebri. L’impiego di lightbox consente di osservare dettagli cromatici e segni distintivi in modo inedito, offrendo un percorso che avvicina il visitatore al cuore poetico dell’artista.
Tecnologia e coinvolgimento sensoriale
Un aspetto caratterizzante di questa mostra è l’utilizzo di soluzioni digitali all’avanguardia. Attraverso la realtà virtuale, i partecipanti potranno esplorare la dimensione interiore di Munch, contemplando immagini e paesaggi come se fossero trasposti direttamente dalla sua mente. Inoltre, una sezione dedicata al metaverso permette di addentrarsi in spazi immaginari che richiamano il suo universo simbolico.
Nell’area didattica, adulti e bambini hanno l’opportunità di rivisitare “L’Urlo” personalizzandolo secondo la propria sensibilità, supportati dalla presenza di strumenti interattivi incentrati su fotografia e cinema, elementi che Munch considerava parte integrante del suo processo creativo.
Infine, due applicazioni basate su intelligenza artificiale, realizzate con la collaborazione di MORGHY.AI, generano suggestive elaborazioni visive: la prima riproduce con realismo ciò che Munch potrebbe aver osservato mentre lavorava, mentre la seconda traduce preoccupazioni moderne, come il cambiamento del clima o la solitudine digitale, nello stile tipico dell’artista.
Il percorso termina in un’area dove luci e forme in movimento traducono l’inconscio in immagini avvolgenti. Un grande video mapping diffonde cromie che richiamano l’eredità di Munch: dal bianco che simboleggia fiducia nel futuro al rosso che evoca natura e fine terrena. L’allestimento è frutto di un progetto ideato da Next Events in cooperazione con Next Exhibition, con il sostegno della Città Metropolitana di Torino.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.