Castelli Aperti in Piemonte, al via la 30esima edizione: un viaggio nel patrimonio culturale
Da Gianluca Rini
Aprile 14, 2025

Con l’arrivo della primavera, tra panorami verdi e borghi pittoreschi, prende il via l’edizione 2025 di Castelli Aperti. L’evento festeggia il suo trentesimo anno di attività, mantenendo viva l’idea di far conoscere e proteggere il patrimonio artistico e culturale piemontese.
L’iniziativa, nata per valorizzare luoghi di grande fascino, invita i visitatori a scoprire dimore nobiliari, giardini d’epoca, residenze d’altri tempi e piccoli insediamenti fortificati disseminati in varie zone della regione.
Storia e origine del progetto
Era il 1995 quando, grazie al sostegno delle istituzioni regionali, si decise di restituire visibilità ai castelli e alle ville storiche del Piemonte. Sin dai primi passi, la manifestazione ha ricevuto un largo consenso: ogni anno ha aggiunto nuove aperture, consentendo a curiosi e appassionati di studiare da vicino l’architettura, le memorie secolari e la capacità di questi luoghi di raccontare la storia di un territorio. Questa rassegna ha contribuito a una riscoperta ampia di edifici che, un tempo, risultavano inaccessibili o chiusi al pubblico.
Una rete di dimore aperte
Oltre 80 proprietà prenderanno parte alla rassegna 2025: antiche fortezze, palazzi rinascimentali, musei storici, giardini e residenze aristocratiche. Ciascun luogo, con le sue decorazioni artistiche e gli scorci panoramici, regala un cammino nel passato e offre spunti per comprendere usi e costumi di epoche lontane. Le visite diventano momenti di sorpresa, grazie alle collezioni private, ai soffitti affrescati e ai documenti conservati con cura negli archivi.
Date e occasioni per tutti
L’apertura è prevista per domenica 20 aprile, in coincidenza con il periodo di Pasqua e Pasquetta, e proseguirà ogni domenica fino al 2 novembre. Questo calendario ampio permette a chiunque di trovare la data ideale: i turisti che desiderano un itinerario culturale, le famiglie in cerca di attività creative oppure chi preferisce concedersi un pomeriggio tranquillo tra arte e paesaggi silenziosi.
Uno degli aspetti più apprezzati riguarda l’opportunità di pernottare in strutture che aderiscono all’iniziativa. Si possono scegliere hotel ricchi di fascino, camere ricavate in antiche residenze oppure appartamenti inseriti in borghi d’epoca. In questo modo, l’esperienza diventa un’immersione totale in ambienti che custodiscono dettagli architettonici e ricordi di altre generazioni.
Articolo precedente
Torino Jazz Festival: il programma dell’edizione 2025
Articolo successivo
In Piemonte 333 docenti in meno: torna l’allarme classi sovraffollate
Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.