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Al Barrocco di Pianezza assegnato il Premio Vitaliano Brancati per il giornalismo

Da Claudio Pasqua

Ottobre 26, 2024

Al Barrocco di Pianezza assegnato il Premio Vitaliano Brancati per il giornalismo

Il Premio Internazionale Vitaliano Brancati, giunto alla sua decima edizione, è stato celebrato il 24 ottobre 2024 presso il suggestivo Barrocco di Pianezza. L’evento, dedicato alla sezione giornalistica della Associazione Culturale Vitaliano Brancati e fortemente voluto e patrocinato dal Comune di Pianezza, ha rappresentato un’occasione unica per onorare l’eccellenza nel mondo dell’informazione, ricordando la figura di Vitaliano Brancati, celebre scrittore e intellettuale italiano, al cui nome il premio è dedicato.

 

Un evento dedicato al giornalismo di qualità

La serata è stata presieduta da Giovanni Firera, presidente dell’Associazione Culturale Vitaliano Brancati, e Giuseppe Mastruzzo, presidente pro-tempore del premio.

Da sin: Riccardo Gentile, Antonio Castello, Giovanni Firera, Antonia Brancati, Giuseppe Mastruzzo

L’incontro ha visto la partecipazione delle autorità, tra cui il Sindaco di Pianezza Antonio Castello e il vicesindaco e assessore alla cultura Riccardo Gentile, di ospiti di rilievo, tra cui nomi noti nel panorama giornalistico italiano. Durante la cerimonia, sono stati assegnati premi speciali per riconoscere il contributo significativo di giornalisti di spicco, sottolineando l’importanza del giornalismo di qualità nella società contemporanea.

Presenti al Premio anche esponenti della cultura di Pianezza nel mondo, come l’artista Guglielmo Meltzeid, che ha consegnato ai premiati una monografia con la raccolta delle sue opere

I protagonisti della serata

Figura di rilievo è stata Silvia Rosa Brusin, già direttrice della rubrica scientifica TGR Leonardo. Brusin ha contribuito in modo significativo alla divulgazione scientifica in Italia, raccontando al grande pubblico i misteri dell’astronomia e dell’astronautica. Grazie al suo impegno, un asteroide è stato battezzato con il suo nome: 7396 Brusin. Durante la serata, Brusin ha rappresentato un esempio di come il giornalismo possa non solo informare ma anche ispirare e stimolare la curiosità scientifica​.

Tra i premiati, Gianni Armand-Pilon, vicedirettore de La Stampa. Pilon, con una lunga carriera nel giornalismo di cronaca e attualità. La lunga esperienza giornalistica di Pilon ha riguardato soprattutto il settore della cronaca e dell’attualità, sempre con un occhio attento e con uno sguardo intelligente e partecipativo.

Antonia Brancati consegna il premio a Gianni Armand-Pilon

Altro ospite d’onore è stato Andrea Monticone, capo-redattore di Torino CronacaQui. Monticone, con oltre trent’anni di carriera alle spalle, è anche autore di numerosi romanzi noir e thriller. La sua esperienza di cronaca tra Torino e Milano gli ha permesso di sviluppare uno stile narrativo incisivo e autentico, che si riflette sia nei suoi articoli giornalistici che nelle sue opere letterarie.

Antonio Lo Campo, giornalista scientifico de La Stampa, ha portato il suo contributo durante la cerimonia, rappresentando il settore della scienza e dello spazio. Lo Campo ha una lunga carriera di divulgatore scientifico e collabora con numerose testate specializzate. La sua passione per lo spazio lo ha portato a scrivere libri sull’esplorazione spaziale e a partecipare a trasmissioni televisive e radiofoniche, condividendo le sue conoscenze con un pubblico sempre più ampio​. Anche a lui come a Silvia Rosa Brusin è stato assegnato il suo nome ad un ‘asteroide, si tratta di 1988 FD3.

Da sin: Antonio Lo Campo, Guglielmo Meltzeid

Riconoscimenti Speciali

Il premio speciale dedicato a Bruno Bernardi, giornalista sportivo,  è andato a Gianluca Oddenino, giornalista de La Stampa, che ha una lunga carriera nel mondo dello sport, con esperienze che spaziano dalle Olimpiadi ai grandi eventi calcistici. La sua passione per il giornalismo sportivo è stata riconosciuta anche da diversi premi, tra cui il Premio Piero Dardanello​

Gianluca Oddenino intervistato da ADI – Agenzia Digitale Italiana

Un tributo alla Cultura e al Giornalismo

La serata, arricchita dalla presenza di Antonia Brancati, figlia di Vitaliano Brancati e Anna Proclemer, ha rappresentato un momento di riflessione sull’importanza della cultura e della comunicazione nella società odierna.

Antonia Brancati

Con il patrocinio del Comune di Pianezza e il sostegno dell’Associazione Culturale Vitaliano Brancati, l’evento ha dimostrato come la memoria di un grande intellettuale possa essere celebrata attraverso il riconoscimento del talento e della dedizione di chi opera nel mondo dell’informazione​.

Il Premio Internazionale Vitaliano Brancati continua a essere un punto di riferimento per il giornalismo di qualità, celebrando non solo il talento individuale ma anche il valore collettivo dell’informazione accurata e responsabile. In un’epoca in cui la comunicazione è più che mai al centro della vita quotidiana, eventi come questo ribadiscono l’importanza di raccontare storie che educano, informano e ispirano.

Chi è Vitaliano Brancati 

Vitaliano Brancati (1907-1954) fu un prolifico scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italiano, noto per la sua ironia pungente e la capacità di rappresentare i paradossi della società siciliana e italiana. Nato a Pachino e cresciuto a Catania, Brancati intraprese studi umanistici e divenne insegnante, ma trovò la sua vera vocazione nella scrittura, denunciando attraverso romanzi e saggi i vizi e le virtù della società. Opere celebri come Don Giovanni in Sicilia e Il bell’Antonioesaminano temi di mascolinità, fascismo e desiderio, mostrando il contrasto tra aspirazioni personali e il contesto sociale.

Premio Internazionale “Vitaliano Brancati” X Edizione 2024 per il giornalismo

Nel corso della sua carriera, Brancati lavorò anche come sceneggiatore, collaborando con alcuni dei principali registi italiani del tempo, come Alessandro Blasetti e Luigi Zampa. Scrisse sceneggiature per film come Anni difficili (1948) e Anni facili (1953), nei quali emerge ancora una volta il suo interesse per le dinamiche sociali e politiche dell’Italia del dopoguerra. Le sue opere teatrali, tra cui La governante, criticano le convenzioni e l’ipocrisia della società, specialmente in relazione alla sessualità e alla moralità. Tuttavia, La governante fu oggetto di censura per il suo contenuto ritenuto troppo audace.

Brancati fu anche un importante critico letterario e saggista. Nei suoi saggi affrontò la decadenza dei costumi sociali e morali del suo tempo, collegandola alla superficialità e al conformismo della società italiana. Nel dopoguerra si allontanò sempre più dall’Italia, trascorrendo lunghi periodi all’estero, soprattutto in Francia, dove trovò una maggiore libertà intellettuale. Morì prematuramente a Torino nel 1954, a soli 47 anni, a causa di complicazioni dopo un intervento chirurgico.

La sua opera continua a essere studiata per il suo contributo alla letteratura italiana, in particolare per il ritratto realistico e satirico della società e della psicologia del maschio siciliano, che resta una figura centrale nella sua narrativa.

 

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Claudio Pasqua

Giornalista scientifico. Direttore ADI - Agenza Digitale Italiana

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