Vivian Maier arriva a Torino con la mostra fotografica “Inedita”
Da Claudio Pezzella
Febbraio 11, 2022
Questa è la storia di un ritrovamento puramente casuale, di scatti suggestivi ed una travolgente passione per la fotografia. Si intitola “Inedita” ed è la mostra fotografica di Vivian Maier in arrivo anche a Torino.
John Maloof è un giovane proveniente dagli Stati Uniti che, durante un’asta, ha avuto modo di aggiudicarsi un box contenente migliaia di rullini appartenuti a Vivian Maier, brillante fotografa le cui opere ritrovate sono state, recentemente, sviluppate. Sono passati due anni dalla morte dell’artista, ma la sua opera sta ricevendo i meritati riconoscimenti grazie ad Inedita, la mostra allestita grazie ai rullini acquistati da Maloof, i cui scatti raffigurano città spettacolari come New York, Los Angeles e Chicago con evocativa semplicità.
Dove vedere Inedita a Torino
Sita presso le Sale Chiablese dei Musei Reali, Inedita rimarrà esposta fino al prossimo 29 giugno. Si tratta di una location particolarmente prestigiosa, avendo ospitato, tra gli altri, il Da Vinci nel 2021. La mostra è composta da 250 immagini, la cui maggioranza non ha mai visto la luce fino ad oggi. Tra le varie città immortalate da Vivian Maier, figurano Genova e Torino, nel 1959. Con la sua macchina, Maier ha catturato le mura romane, il fronte del Duomo, la Cappella della Sindone e il campanile e Porta Palazzo.
Sull’autrice
Vivian Maier non ha vissuto di fotografia, ma di sicuro l’ha fatto per essa. Tata di professione, Maier coltivò la passione per la macchina per tutta la vita. L’artista ha viaggiato, percorso chilometri tra i sentieri più suggestivi e le città più intricate per coglierne gli istanti unici, la socialità e le sfaccettature meno esposte del paesaggio urbano.
Il suo, è uno stile assolutamente inconfondibile, in grado di focalizzarsi sui dettagli più nascosti, rendendo ogni scatto speciale. Maier ebbe una forte propensione anche nei confronti dei ritratti e degli autoritratti, focalizzandosi maggiormente sulla genuinità dell’infanzia, attraverso le smorfie e le espressioni con cui i bambini traslano le proprie emozioni in età più tenera.
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Claudio Pezzella
Claudio Pezzella, 21 anni, Napoli. Laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Federico II, lavora in qualità di copywriter con la Wolf Agency di Moncalieri (TO) assiduamente. Copywriter specializzato in articoli di vario genere, musicista, amante dell'arte in ogni sua sfumatura e sempre alla ricerca di nuovi orizzonti culturali.
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