Chi era Gino Strada: Emergency e tutte le grandi azioni del medico e filantropo
Da Bruno Santini
Agosto 13, 2021
La morte di Gino Strada ha rappresentato una perdita di grandissimo valore per l’Italia e non solo; il riflesso della sua scomparsa c’è stato in tutto il mondo, così come i messaggi di cordoglio che hanno interessato ogni entità politica, sociale e culturale. Il fondatore della celebre ONG Emergency è stato protagonista di una serie di grandi azioni umanitarie, messe a punto per la salvaguardia e la salvezza di esseri umani in guerra, sofferenza o difficoltà. Riuscire ad indicare tutte le grandi azioni del medico e filantropo risulta essere un compito assolutamente proibitivo, a dimostrazione di quanto Gino Strada sia stato in grado di creare attraverso il suo lavoro umanitario, fondamentale anche durante il periodo di pandemia da Coronavirus che ha interessato l’Italia e non solo.
Dopo essersi specializzato in chirurgia cardiopolmonare negli anni ’80, lavorando nelle Università statunitensi di Pittsburgh e Standford, Gino Strada ha poi iniziato ad operare nel contesto dell’Harefield Hospital (Regno Unito) e del Groote Schuur Hospital di Città del Capo (Sudafrica). Dal 1989 si è concretizzata la sua vocazione umanitaria, attraverso il lavoro con il Comitato internazionale della Croce Rossa, che l’ha portato a lavorare in aree del mondo interessate da conflitti umanitari, come Pakistan, Etiopia, Perù, Somalia, Bosnia ed Erzegovina e Afghanistan, di cui si è interessato particolarmente per interventi militari e bellici.
La sua grande importanza sociale c’è stata anche al di là del contesto di Emergency, grazie alla quale ha fornito assistenza ad oltre 6 milioni di persone in almeno 16 paesi nel mondo; fervente ateo, Gino Strada è stato cresciuto in un ambiente cattolico da cui si è definitivamente distaccato negli anni universitari, nei quali ha aderito alla corrente comunista. La sua stessa vocazione politica è stata oggetto di grandi discussioni e polemiche, sulla base di scelte che sono state messe a punto dal medico e filantropo. In un’intervista del 2013, il fondatore di Emergency ha dichiarato di non aver votato alle elezioni per gli ultimi 30 anni, per netta polemica con la politica italiana, ritenuta responsabile di interventi bellici e decisioni umanitarie discutibili. In particolar modo, ha contestato le scelte di Massimo D’Alema, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte in materia di finanziamenti bellici, politiche di immigrazione e coinvolgimento in conflitti internazionali.
Nel 2007, Gino Strada è stato tra gli attori responsabili della liberazione di Daniele Mastrogiacomo, giornalista de La Repubblica sequestrato in Afghanistan; a proposito del paese, Gino Strada ha fortemente contestato l’intervento militare dell’Italia nel contesto dell’Operazione ISAF, valutata una barbarie commessa nei confronti della popolazione locale e definendosi non pacifista ma oppositore strenuo della guerra.
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È morto Gino Strada, medico filantropo e fondatore di Emergency
Bruno Santini
Bruno Santini, 21 anni di Aversa (CE). Studente di marketing e scienze della comunicazione presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, già copywriter e articolista presso Wolf Agency di Moncalieri (TO) . Amante di attualità, cinema e musica, oltre che di ogni componente culturale insita in ogni paese.