Al Politecnico parte l’iniziativa culturale “Cinque Libri”
Da Redazione TorinoFree.it
Maggio 05, 2021
In partenza “Cinque Libri”: il PoliTo chiede a degli esperti di raccomandare cinque libri riguardanti un argomento di interesse non solo per la comunità dell’Ateneo, ma anche, potenzialmente, per molti cittadini – e di spiegare le scelte in un’intervista.
Protagonista della prima puntata il professore emerito Carlo Olmo giovedì 6 maggio alle 18.00
Siamo in un periodo storico che si distingue per la rapidità con cui viaggia la comunicazione dell’effimero. Proprio per questo il Politecnico di Torino pensa che il libro sia più importante che mai, un antidoto potente per orientarsi nel frastuono spesso assordante dell’attualità. Libro, quindi,inteso come oggetto a cui dedicare tempo e attenzione, che genera riflessioni e ragionamenti, stimola il dialogo e costruisce, pagina dopo pagina, le basi del sapere. Nasce così l’iniziativa “Cinque libri”. La formula (ispirata a quella di un noto sito britannico) è semplice: il Politecnico chiede a degli esperti di raccomandare cinque libri riguardanti un argomento di interesse non solo per la comunità dell’Ateneo, ma anche, potenzialmente, per molti cittadini – e di spiegare le loro scelte in un’intervista.
Protagonista della prima puntata sarà il professore emerito del Politecnico di Torino Carlo Olmo, che ha scelto cinque libri a suo avviso importanti per la cultura politecnica: L’origine delle specie di Charles Darwin, Fisica e Filosofia di Werner Heisenberg, La grande trasformazione di Karl Polanyi, Il Mediterraneo di Fernand Braudel e L’Europa delle città di Marino Berengo.
Giovedì 6 maggio alle 18.00 verrà trasmesso in prima visione il video dell’intervista al prof. Olmo, e verrà pubblicato il relativo testo. Successivamente, i video e le interviste scritte rimarranno disponibili sul sito www.polito.it/cinquelibri ad alimentare un archivio via via crescente di suggerimenti di lettura su argomenti (tra i prossimi argomenti trattati: la civiltà cinese, la civiltà giapponese e come la tecnologia ha cambiato l’umanità).
“I libri sono importanti perché la forma libro risulta essenziale non soltanto per articolare bene un argomento, ma anche perché molti temi sono complessi e quindi richiedono una forma lunga per poter essere affrontati in maniera soddisfacente”, commenta il professor De Martin, che conclude: “Ecco perché i libri devono rimanere al centro della vita universitaria. Questa iniziativa, quindi, vuole essere un contributo in questa direzione. Leggere libri, commentarli, studiarli, contribuire scrivendo nuovi libri è una delle missioni fondamentali dell’università”.
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