Covid: bozza decreto, torna zona gialla. Pass verde varrà sei mesi con vaccino o tampone
Da Redazione TorinoFree.it
Aprile 20, 2021
Lo propone una bozza del decreto legge atteso in Cdm.
Sono in arrivo le zone gialle e viene presentata anche la possibilità di una “certificazione verde” per chi intenda spostarsi tra le Regioni. Lo si legge in una bozza, ancora suscettibile di modifiche, del decreto legge Covid atteso in Cdm domani.
Dal 26 aprile potrebbero partire le prime aperture, con validità fino al 31 luglio. Data in cui è prevista la proroga dello stato d’emergenza Covid.
Prevista inoltre una “certificazione verde” per spostarsi tra Regioni con diversi livelli di colore. Un certificato che potrà essere cartaceo o digitale e varrà sei mesi per i vaccinati e per chi sia guarito dal Covid: per chi abbia concluso un intero ciclo di vaccinazione sarà rilasciato dalla struttura sanitaria che effettua la somministrazione; per chi sia guarito viene rilasciato dall’ospedale, medico di base o pediatra. Varranno invece 48 ore i certificati per chi abbia effettuato test molecolare o antigenico, rilasciati da strutture sanitarie o farmacie.
Dal 26 aprile riaprono inoltre in zona gialla i ristoranti a pranzo e cena “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto” mentre dal primo giugno potranno aprire ma solo a pranzo anche i locali che hanno spazi al chiuso.
Inoltre saranno riaperti gli spettacoli in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto che siano svolti solo con “posti a sedere preassegnati” con distanza di almeno un metro: la capienza non può essere superiore al 50% di quella massima, ma al massimo con 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Alcuni eventi si potranno riservare solo a chi abbia certificato verde. Dal primo giugno si potrà andare a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e non più di 1000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso.
Le scuole superiori avranno la possibilità di prevedere “forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica” perché sia garantita, in zona rossa, la presenza “ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca” mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza deve essere garantita “ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca”. E quanto prevede la bozza del Decreto che dovrebbe approdare in Cdm domani. Le disposizioni, prosegue il testo, “non possono essere derogate da provvedimenti dei presidenti delle Regioni” fatto salvo casi di “eccezionale e straordinaria gravità” dovuti al Covid.
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