Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento
Da Redazione TorinoFree.it
Giugno 24, 2019
Ultima settimana, fino al 30 giugno, per visitare al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, la mostra Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento, una selezione di 54 opere del grande pittore centese, noto per essere uno dei massimi interpreti della pittura emiliana barocca.
Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino, fu uno degli artisti più rappresentativi della fase matura del Barocco, la sua abilità tecnica e l’originalità del tocco ebbero notevole influsso sull’evoluzione delle decorazioni nel XVII secolo, caratterizzata da forti contrasti di luce e da ombreggiature ariose che creano una freschezza e una trasparenza uniche.
Il Guercino imparò da Dosso Dossi e Scarsellino la lezione cromatica di Tiziano, che fu la premessa alla sua pittura di tocco, a grandi macchie liquide e luminose di colore, poi l’incontro a Bologna con Ludovico Carracci allargò i suoi orizzonti alla cultura del suo tempo, senza cancellare l’ispirazione naturalistica che resta alla base della sua creazione.
Le idee del suo stile, iniziato a partire dal 1616 con la pala di Bruxelles con Madonna e Santi, culminarono più tardi con la Vestizione di San Guglielmo d’Aquitania, capolavoro già pienamente barocco.
Chiamato a Roma nel 1621 da Papa Gregorio XV, il pittore decorò una sala del Casino Ludovisi con l’Aurora, sviluppando una linea naturalistica per la realizzazione delle figure, poi a Bologna la sua pittura divenne più classica con l’influsso di Guido Reni, da cui ereditò il ruolo di caposcuola della pittura bolognese della seconda metà del Seicento.
Nel corso della sua lunga vita Guercino lavoro a numerose pale d’altare, dalle chiese di campagna della pianura centese sino alla basilica di San Pietro in Vaticano a Roma, ma ebbe importanti commissioni anche da privati, che chiesero sue opere per arricchire le proprie collezioni e quadrerie.
A questo gruppo di dipinti per i privati è dedicata la mostra del Forte di Bard, tra dipinti di grande innovazione figurativa, che vanno dal vivo colorismo della fase giovanile alla maggiore compostezza classica delle opere tarde, spesso di soggetto religioso, mitologico, letterario, di dimensioni variabili a seconda della destinazione nella quadrerie private dell’epoca.
Le commissioni sono testimoniate anche da una significativa serie di stampe realizzate da incisori a lui vicini come Giovanni Battista Pasqualini, che raccontano il Guercino privato, con opere che il pittore custodiva per utilizzarle per creazioni proprie o degli allievi all’interno della propria bottega. L’esposizione è organizzata dal Forte di Bard in collaborazione con il Polo Museale dell’Emilia Romagna e la Pinacoteca Nazionale di Bologna e curata da Elena Rossoni e Luisa Berretti.
La mostra è aperta nei feriali dalle 10 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19 ed è chiusa il lunedì.
Il biglietto d’ingresso intero costa 10 euro, ridotto 8 e cumulativo con la mostra Wildlife Photographer of the Year intero 15 euro e ridotto 12.
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