La Sindone e la sua immagine
Da Redazione TorinoFree.it
Ottobre 05, 2018
Per la riapertura della restaurata Cappella della Sindone di Guarino Guarini, Palazzo Madama a Torino propone, dal 28 settembre al 21 gennaio 2019, la mostra La Sindone e la sua immagine, ideata da Clelia Arnaldi di Balme con la consulenza di Gian Maria Zaccone, direttore del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino.
L’allestimento, opera dell’architetto Loredana Iacopino, è collocato nella Corte Medievale di Palazzo Madama, eretto da Cristina di Francia nel 1636, dove sulla parete di fondo si vede l’affresco dell’Ostensione della Sindone proposte nel 1642 per celebrare la fine delle ostilità tra la Madama Reale, reggente per il figlio Carlo Emanuele II, e i cognati, il Principe Tommaso e il Cardinale Maurizio.
Il percorso espositivo racconta la storia della Sindone e le immagini che l’hanno riprodotta nel corso di cinque secoli, da quando il Sacro Lino venne trasferito da Chambéry a Torino nel 1578, per ordine di Emanuele Filiberto di Savoia, fino ad oggi.
Creata in collaborazione col Polo Museale del Piemonte, diretto da Ilaria Ivaldi, la rassegna ha un’ottantina di pezzi provenienti dal Castello di Racconigi e dalla Fondazione Umberto II e Maria José di Savoia, che ha la sua sede a Ginevra, e dal Museo della Sindone di Torino e dalle stesse collezioni di Palazzo Madama, tutte raffigurazioni della Sindone realizzate dal suo arrivo in Piemonte nel XVI secolo fino al 1900, tra immagini celebrative dinastiche in ricordo di Ostensioni avvenute in particolari festività ed eventi politici, oppure legate ad avvenimenti storici, lavori di alto livello esecutivo accanto ad altri più popolari dagli evidenti scopi devozionali.
All’interno delle scene dipinte ci sono personaggi storici, ecclesiastici e della famiglia reale, i baldacchini, le immagini di carattere devozionale dove il lenzuolo è sorretto dalla Madonna e dai Santi, le architetture ideate per la sua presentazione ai pellegrini in Piazza Castello, i simboli della Passione, le ghirlande fiorite e gli oggetti per la devozione privata e il mercato dei souvenir.
Inoltre c’è il dipinto a olio su tela di Pieter Bolckman del 1686, con Piazza Castello affollata in occasione dell’Ostensione del 1684, per il matrimonio di Vittorio Amedeo II con Anna d’Orléans.
Dal Museo della Sindone ci sono oggetti significativi come la cassetta che servì a portare la reliquia a Torino nel 1578 e la macchina fotografica da campo di Secondo Pia, il primo a documentare fotograficamente la Sindone nel 1898.
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