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Estratti di succo o frullati, quale è la differenza?

Da Redazione TorinoFree.it

Maggio 15, 2018

Estratti di succo o frullati, quale è la differenza?

frutta foto pixabayMolte persone sono in confusione su quale è la differenza tra un estrattore di succo o un frullato. Oltre alla tipologia di trattamento a cui viene sottoposto frutta e verdura, quale è il migliore per la salute delle persone?

Negli ultimi anni è diventato molto di moda bere degli estratti di verdura, così da beneficiare dell’apporto di vitamine e principi attivi presenti al suo interno. Inoltre, il basso apporto di fibre rende più digeribile i preparati realizzati con questo tipo di elettrodomestico.

Gli estratti di succo, grazie a dei particolari filtri fermano le fibre e le inviano verso il contenitore riposto al loro deposito. I micronutrienti presenti nell’estratto (insieme a zuccheri e vitamine), sono facilmente consumabili e digeribili.

Estratti di succo

L’estrazione è un processo che estrae acqua e sostanze nutritive dai prodotti, scartando la fibra. Senza tutte le fibre, l’apparato digerente non deve lavorare tanto per assimilare i principi in essi presenti. In effetti, questo trattamento permette di assimilare più facilmente una quantità maggiore di principi. Rispetto, a quelle che si avrebbero mangiando frutta e verdura crudi.

Questo è particolarmente utile, se il proprio apparato digerente non è molto veloce e/o si ha una malattia che interferisce con la digestione. La fibra, all’interno dell’intestino ha una funzione di regolazione del processo digestivo e fornisce un costante rilascio di nutrienti nel flusso sanguigno.

Gli estratti di verdura appena spremuti sono l’ideale per chi vuole disintossicare il proprio organismo, ma allo stesso tempo vuole assimilare importanti nutrimenti di origine naturale.

Frullati

A differenza degli estratti di frutta, i frullati contengono sia la fibra che la polpa degli alimenti che si trattano. Il processo di miscelazione degli ingredienti (e che li rende più digeribili), avviene mediante una forte rotazione di una o più lame. I frullati tendono ad essere più “pesanti” degli estratti, e quindi forniscono anche un senso di sazietà a lungo termine maggiore.

Includendo la fibra all’interno del frullato, il volume del risultato finale sarà maggiore. Questo, permette con una minore quantità di ingredienti di preparare più porzioni.

Scegliere di assimilare frutta e verdura con una soluzione o l’altra è a propria discrezione. Entrambe hanno dei punti a favore e dei punti a sfavore. Inoltre, è sempre bene chiedere consiglio al proprio dietologo prima di fare una variazione della propria dieta.

L’incremento di frutta e verdura nel sangue, può fare aumentare il livello di glicemia e quindi anche l’umore delle persone. Se si notano dei strani “effetti collaterali” dopo aver bevuto un estratto di frutta o un frullato, è bene diminuire la dose e chiedere un consulto al proprio medico di fiducia.

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