Red. Il Rosso da Orazio Gentileschi a Andy Warhol
Da Redazione TorinoFree.it
Maggio 03, 2018
Dal 4 al 31 maggio, presso l’Ersel, in Piazza Solferino 11 a Torino, ci sarà la mostra Red. Il Rosso da Orazio Gentileschi a Andy Warhol, ideata da Chiara Massimello coadiuvata da Paolo Bonacina, con Robilant+Voena.
Il colore rosso nell’arte ricopre un ruolo determinante pur avendo assunto significati molto differenti nelle diverse epoche, come simbolo dell’amore e della passione, della rivoluzione e della rabbia, del sacrificio religioso e del martirio, oltre ad essere uno strumento potente sulla tavolozza dell’artista che attira immediatamente l’attenzione e colpisce la visione.
Il rosso sopravvive tra antichità e contemporaneo arrivando fino all’astrattismo, da quello pompeiano delle pitture murali dell’antica Roma, poi diventa simbolo della Chiesa, come il rosso porpora indossato dai Cardinali, il rosso del sangue versato da Cristo e dai Martiri della Chiesa.
Invece il rosso fuoco, esplosione, energia e forza, rivoluzione, coraggio senza paura, lotta per la libertà o per il martirio, arriva con la Rivoluzione francese, poi compare sulle camicie rosse garibaldine e nella bandiera della sinistra rivoluzionaria.
Il rosso è anche passione e provocazione, il colore del peccato e della vergogna, simbolo del proibito e del pericolo, mentre puro è il colore dell’amore, del sentimento inarrestabile che nessun mezzo può fermare, con energia e vita senza paura né limite.
Dal 1936 specialista nella gestione di patrimoni, Ersel, nata a Torino come Studio Giubergia, prima società di fondi comuni autorizzata in Italia, affianca alla sua attività principale servizi di consulenza sugli investimenti, su tematiche fiscali e di corporate advisory, per una realtà unica nel panorama italiano, per l’assoluta indipendenza, per la professionalità e la qualità del servizio, per il rapporto schietto con il cliente.
Il profondo legame con Torino e la consapevolezza della responsabilità sociale di un’impresa presente da oltre 80 anni sono i motti che ispirano il lavoro di Ersel nel campo della cultura, come non solo la possibilità di un ritorno d’immagine e d’incontro personale con clienti e opinion leader, ma anche di una partecipazione attiva alla vita culturale e sociale della città.
Ancora oggi guidata dalla famiglia del fondatore, alla quarta generazione nell’azienda, con oltre 15 miliardi di euro dei clienti e uno staff di oltre 200 persone nelle sedi di Torino, Milano, Bologna, Londra e Lussemburgo, Ersel è un modello di continuità e innovazione, una scelta sicura, capace di dare a ogni cliente, privato, istituzionale o azienda, la certezza di un servizio autorevole, trasparente e personalizzato.
La mostra proporrà una serie di opere di Rodolfo Aricò, Bernard Aubertin, Pompeo Batoni, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Franccesco Saverio Candido, Carol Rama, Angelo Caroselli, Giacomo Ceruti, Hsiao Chin, Roberto Crippa, Pacecco De Rosa, Lucio Del Pezzo, Barnaba Di Modena, Tano Festa, Lucio Fontana, Albino Galvano, Orazio Gentileschi, Gilbert & George, Jiri Kolar, Armando Marrocco, Luigi Ontani, Francesco Ragusa, Jean-Pierre Raynaud, Emilio Scanavino, Paolo Scheggi, Julian Schnabel, Tino Stefanoni, Emilio Tadini, Gaspare Traversi, Andy Warhol.
L’esposizione sarà aperta al pubblico, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18.30.
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