Sentieri di Luce a Novara
Da Redazione TorinoFree.it
Agosto 08, 2017
E’ Ancora un bacio di Italo Nunes Vais uno dei quadri che fa parte della grande mostra Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais, ospitata nell’Arengo del Broletto di Novara dal 6 maggio al 25 settembre, promossa da Fondazione della Comunità del Novarese Onlus e Fondazione Cariplo, con la collaborazione del Comune di Novara.
L’iniziativa fa parte del progetto Artgate che apre alle Fondazioni di Comunità, promosso da Fondazione Cariplo, con una serie d’interventi volti alla divulgazione della propria Collezione d’arte (766 dipinti, 118 sculture e 53 arredi e oggetti) e articolato in varie proposte culturali, come il sito www.artgate-cariplo.it, l’esposizione permanente del nucleo ottocentesco presso Gallerie d’Italia – Piazza Scala, i prestiti di opere d’arte a prestigiose mostre in Italia e all’estero, la partecipazione ad altri eventi culturali in collaborazione con altre istituzioni.
Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais è un percorso pittorico di 40 opere che svela la varietà delle raccolte d’arte di Fondazione Cariplo e dei Musei Civici- Galleria Giannoni.
La mostra ha come filo conduttore Angelo Morbelli con Battello sul Lago Maggiore e Italo Nunes Vais con Ancora un bacio, che sono uno sguardo oltre le pareti domestiche delle case dell’Ottocento piemontese e di scoprirne i costumi, dove affondano le radici di un popolo.
Il percorso espositivo, curato dalla storica d’arte Susanna Borlandelli, è diviso in tre sezioni, Una città di provincia nell’Ottocento, con le vedute di Novara e scene di vita ottocentesca, Tra città e campagna, dove la vita delle comunità rurali si alterna alle attività lavorative e alla quotidianità dalla Bassa fino alle Alpi e Viaggio in provincia, che è in treno con Nunes Vais oppure in battello con Morbelli che amava percorrere la provincia lungo le vie d’acqua, per poi risalire verso i luoghi che già nel XIX secolo erano un’ambita meta di viaggiatori e di artisti, come il Cusio, il Lago Maggiore, il Mottarone, la Valle Anzasca e la Val Vigezzo.
E’ un viaggio che, dalla pittura di paesaggio romantica, passa attraverso l’età del naturalismo e le sperimentazioni divisioniste, fino ad approdare all’interpretazione pittorica visionaria e simbolista di Paolo Sala e Antonio Ambrogio Alciati.
Il percorso di visita non è solo all’interno della sala dell’Arengo, ma si espande sulla città e sul territorio tra visite guidate, cicli di conferenze, itinerari di collegamento con altri monumenti e musei cittadini, ideato grazie alla collaborazione di diversi soggetti del territorio.
La mostra è visitabile dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19 ed è chiusa il lunedì.
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