Miradolo presenta Tiepolo e il Settecento veneto
Da Redazione TorinoFree.it
Febbraio 02, 2017
Giambattista e Giandomenico Tiepolo, artisti profondamente amati che andarono oltre i confini della natia Venezia per lavorare nelle grandi corti europee, saranno protagonisti di una grande mostra al Castello di Miradolo.
Il 25 febbraio, nelle antiche sale del maniero neogotico verrà inaugurata Tiepolo e il Settecento veneto, mostra curata dal Professore Giovanni Carlo Federico Villa e presentata dalla Fondazione Cosso, in collaborazione con i Musei Civici di Vicenza, che si potrà visitare fino al 14 maggio.
La mostra si svilupperà intorno a opere provenienti dalle sale della Pinacoteca di Palazzo Chiericati di Vicenza, tra dipinti, disegni, acqueforti, incisioni e sculture, che proietterà il visitatore nel Settecento, raccontando dell’importanza avuta dalla pittura veneta e del ruolo dei Tiepolo, padre e figlio.
Nelle sale del Castello di Miradolo saranno illustrati i grandi temi del secolo dei lumi, dalla pittura di paesaggio alla natura morta, dalle storie mitologiche alle grandi pale d’altare, con la Prospettiva di rovine con figure di Marco e Sebastiano Ricci, tra le opere più note del Settecento veneto, fino al Paesaggio con arco trionfale e monumento equestre di Luca Carlevarijs, che introducono ai grandi Maestri veneti, da Aviani a Brisighella a Zais, e alla natura morta.
Prezioso sarà il confronto tra Giambattista Piazzetta e Giambattista Tiepolo, di vent’anni più giovane del collega.
L’Estasi di san Francesco di Piazzetta, dipinta nel 1729 per la Chiesa conventuale dell’Araceli di Vicenza, fu un’opera esemplare per Tiepolo, con i suoi profondi contrasti chiaroscurali.
L’Immacolata Concezione di Tiepolo, dipinta nel 1733-1734, testimonia l’arte del pittore che, libero dal tardo barocco e dalle luci artificiali, è approdato a una pittura di pura luce, che ripudia l’ombra.
Il Tiepolo ha portato l’arte della Serenissima Repubblica agli splendori cinquecenteschi, imponendola come l’essenza stessa della modernità a livello europeo.
Saranno inoltre eccezionalmente presentati a Miradolo gli Scherzi e i Capricci, come li vedeva Giambattista nelle sue acqueforti, che portano alla tradizione classica con suggestive narrazioni di sacrifici pagani, scene pastorali, paesaggi agresti.
E’ un racconto in quasi cinquanta opere quello che si svilupperà al Castello di Miradolo, con capolavori assoluti della storia dell’arte occidentale, che permetterà di ammirare anche tele come la Decollazione di san Giovanni Battista di Giandomenico Tiepolo, con un profondo contrasto tra gli incarnati del santo e quelli del boia, le vesti sgargianti e le ombre profonde della passione.
Come di consueto la mostra sarà arricchita da una colonna sonora appositamente realizzata per questa esposizione dal progetto Avant-dernière pensée, che accompagnerà il visitatore restituendo la suggestione di un’epoca, e rimandando alle opere esposte alla stagione pittorica cui appartengono.
La mostra sarà aperta giovedì e venerdì dalle 14 alle 18, sabato, domenica e lunedì dalle 10 alle 18.30.
Il biglietto d’ingresso intero costerà 10 euro, ridotto 8.
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