San Gaudenzio nella devozione popolare in Piemonte a Novara
Da Redazione TorinoFree.it
Gennaio 13, 2017
L’Agenzia turistica locale della provincia di Novara in collaborazione con Instagramers Novara e il Comune di Novara e con il patrocinio della Diocesi di Novara e delle Parrocchie unite del centro, dopo un photo-contest su Instagram dedicato alla figura del vescovo di Novara San Gaudenzio nella devozione popolare piemontese, proporrà dal 20 gennaio al 5 febbraio presso il Salone dell’Arengo al Broletto, una mostra con le foto tra le più interessanti e originali che raffigurano dipinti, affreschi, chiese e cappelle votive del territorio piemontese.
San Gaudenzio di Novara è il protettore della città e della diocesi di Novara della quale fu il primo vescovo.
Nato a Ivrea in una famiglia pagana nel 327, Gaudenzio si convertì grazie a Sant’Eusebio, primo vescovo del Piemonte e a Vercelli divenne sacerdote.
In seguito Gaudenzio venne inviato a Novara, per aiutare il sacerdote Lorenzo, che stava predicando il Vangelo in un territorio ancora pagano.
In quella città, erano presenti, all’interno della comunità cristiana, dissidi tra i fedeli alla dottrina del Concilio di Nicea e i seguaci di Ario, che negavano la natura divina di Cristo.
L’imperatore Costanzo II, terzo figlio di Costantino il Grande, proteggeva gli ariani e nel 355 convocò a Milano un Concilio nel quale i vescovi ariani, d’accordo con la corte, condannarono Atanasio, vescovo di Alessandria d’Egitto e grande sostenitore dell’ortodossia cattolica.
Costanzo II mandò in esilio alcuni vescovi che sostenevano Atanasio, come Eusebio di Vercelli, relegato in Palestina, poi in Asia Minore e infine in Egitto.
Gaudenzio raggiunse il suo vescovo in esilio, ma dovette tornare in patria su ordine di Eusebio, per sostituire a Novara il presbitero Lorenzo che nel frattempo era stato assassinato.
Qui il nuovo diacono proseguì l’opera missionaria, trovando nel nuovo vescovo di Milano Ambrogio un prezioso sostegno.
Il successore di Ambrogio, Simpliciano, nominò Gaudenzio vescovo di Novara nel 398.
Gaudenzio fu il vescovo della nuova diocesi per vent’anni, ottimo predicatore e formatore di nuovi presbiteri e visse in una comunità dove venivano accolti e formati i nuovi sacerdoti, fino alla morte, avvenuta il 22 gennaio 418.
Gaudenzio, oltre ad essere il patrono del capoluogo novarese, lo è anche di Boca e Cavallirio (Novara), Baceno, Rovegro e Crusinallo (Verbania), Erbareti e Varallo Sesia (Vercelli), e il suo ricordo è molto sentito anche in altri paesi della diocesi e fuori dal territorio novarese, dove ci sono molte testimonianze della sua devozione.
La mostra sarà visitabile da martedì a venerdì dalle 9 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19.
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