Guido Gozzano poeta della semplicità
Da Redazione TorinoFree.it
Gennaio 11, 2016
Guido Gozzano nacque a Torino il 19 dicembre 1883, quarto figlio di Fausto, ingegnere dei lavori pubblici e Diodata Mautino, figlia del senatore Massimo, caro amico di Massimo D’Azeglio.
Al battesimo nella chiesa di Santa Barbara, il bimbo ricevette il nome di Guido Davide Gustavo Riccardo, ma col tempo venne chiamato dagli amici e dalla famiglia solo Guido.
Dopo aver studiato alla Sezione Moncenisio di via Cittadella 3 e nella prima classe del Regio Ginnasio Cavour, venendo però bocciato, Gozzano fu ammesso al Regio Ginnasio di Chivasso e lì consolido la sua amicizia con Ettore Colla, compagno di giochi nelle vacanze estive ad Agliè, località del Canavese, dove la famiglia possedeva tre case, casa Gozzano, casa Mautino e Il Meleto, una villa poco distante dall’abitato.
Tra gite avventurose, imprudenze, bravate, scherzi goliardici che si alternavano alla lettura, alla scrittura, alla coltivazione dei fiori, Guido divenne un adolescente pensoso, che però fu duramente colpito dalla morte del padre Fausto per polmonite doppia il 14 marzo 1900.
Carico di nuove responsabilità, Gozzano si stabilì a Savigliano, in provincia di Cuneo, per concludere gli studi liceali, dove visse in un alberghetto del posto gestito dalle tre signorine Fea, per poi nell’autunno del 1903 iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino e pubblicare le sue prime poesie, di chiara matrice dannunziana.
All’università Guido s’interessò al corso di Letteratura italiana di Arturo Graf e divenne amico di Carlo Vallini, studente di legge e poeta.
Nel 1907 Gozzano pubblicò la sua prima raccolta di poesie, La via del rifugio, per Renzo Streglio, ma la tisi, di cui era affetto da anni, non gli dava tregua e purtroppo s’intensificarono i soggiorni terapeutici, marini e montani.
Intanto Guido si era innamorato della poetessa Amalia Guglielminetti, donna molto apprezzata nella Torino di quegli anni.
Dal 1909 il giovane poeta lavorò sulla raccolta I Colloqui, che uscì nel 1911 per i Fratelli Treves.
Il 16 febbraio 1912 Guido, con l’amico Giacomo Garrone, partì sul piroscafo Raffaele Rubattino da Genova per un viaggio in India, che toccò Bombay, Goa, Ceylon e di nuovo Bombay per finire alla fine di aprile.
Colto da un attacco violento della sua malattia, Guido Gozzano morì nella sua Torino il 9 agosto 1916 e venne sepolto ad Agliè, tra le colline del Canavese.
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