Il Cambio riapre a Torino, le novità dei prezzi e l’anteprima
Da Redazione TorinoFree.it
Aprile 03, 2014
L’apertura ufficiale del ristorante Del Cambio a Torino sarà il 14 aprile, ma un’anteprima è stata organizzata per pochi eletti con degustazione di ostriche in un locale rinato. La sfida di Matteo Baronetto è forse già vinta.
L’avevamo anticipato qualche settimana fa, Del Cambio è tornato e dopo anni di attesa, Michele Denegri ha fatto un mezzo miracolo, riportando lo stile del locale alla sua bellezza originaria, con un tocco ardito in più. Anzi due. Il primo è lo chef, già annunciato, Matteo Baronetto, il secondo l’approccio moderno abbinato allo stile antico, rinascimentale, in cui pasteggiava Cavour. Sono stati ingaggiati artisti noti dell’arte contemporanea, come Izhar Patkin, Pablo Bronstein e Michelangelo Pistoletto, per quella zona un po’ più glam, ma sempre elegantissima e di sapore antico.
L’offerta
Sono tre, in effetti, le nuove anime del Cambio. Il ristorante classico, con menù degustazione a 120 e 140 euro, un “light lunch” a 40 euro e la zona Bar Cavour, con menù a 70 euro e aperitivo intorno ai 15, il terzo spazio è coperto da una coltre di mistero, il riserbo è totale, poco è stato svelato. In compenso il pranzo di anteprima, dedicato principalmente alla stampa e a qualche food blogger molto ambito regala già un assaggio della cucina dello chef di Giaveno: ricci spumati, salsiccia di Bra bagnata in acqua di peperone, il risotto “Cavour” unione tra risotto bollito e riso venere fritto con pomodori confit, sugo d’arrosto e uovo, carne cruda con polvere di funghi. La tradizione vista da occhi proiettati nel futuro, un futuro che sa anche di vino pregiato, con una cantina provvista di 15.000 bottiglie e 2.000 etichette. Il sommelier Fabio Gallo e lo storico direttore di sala Daniele Sacco vanno a ricomporre la squadra che punta a rilanciare l’allure del locale.
Una nuova sfida per la città di Torino e per tutti gli appassionati della sua storia, che in realtà si respira in ogni caffè e in ogni piazza, se si è pronti a dedicare un po’ di tempo per conoscerla e apprezzarla davvero.
Articolo precedente
Torino, all’ospedale Maria Vittoria i bambini Biellorussi per “l’operazione solidarietà”
Articolo successivo
Torino, si sente aria di cambiamento…a partire dal Lingotto
Redazione TorinoFree.it
Articoli correlati
La Grecia a Torino e i piatti tipici per il Natale
Dicembre 20, 2024