Castello di Santena, un’altra Venaria di Torino
Da Redazione TorinoFree.it
Marzo 24, 2014
Il Castello di Santena, residenza che fu di Camillo Benso Conte di Cavour, sarà studiato, pianificato ed organizzato per stupire. L’obiettivo è quello di far rimanere il visitatore a bocca aperta esattamente come quando si reca a visitare la meravigliosa Reggia di Venaria, una delle più spettacolari residenze sabaude.
Il progetto garantirà l’ immersione totale nella storia per mezzo di schermi tecnologici e proiezioni ad altezza naturale. Inoltre, grazie all’arrivo di un finanziamento di 3,9 milioni di euro, provenienti direttamente dalla Presidenza della Repubblica, il Castello di Santena diventerà una vera e propria attrattiva turistica al pari della sopracitata Reggia di Venaria. In particolare, il Castello non è stato pensato per accogliere un museo tout court sulla figura storica del Conte Camillo Benso. Sarà un luogo interattivo, dove si potrà anche assistere ad una seduta del primo Parlamento del Regno d’Italia.
Il progetto di ristrutturazione del Castello di Santena è già stato fatto partire. Si può definire un restauro sofferto, perché si è dovuto aspettare che arrivassero i finanziamenti. Sarà, tuttavia, il 2016, l’anno in cui il Castello di Santena, dimora di uno dei padri fondatori della patria, ritornerà ad essere vissuto attraverso un percorso museale progettato ad hoc. La particolarità del progetto, tanto importante per la storia d’Italia, ha fatto sì che i finanziamenti necessari arrivassero direttamente dalla Presidenza della Repubblica, affinché questa meraviglia di edificio non andasse per sempre perduto. E’ stato Nerio Nesi, il presidente ottantanovenne della Fondazione Cavour, a chiedere proprio a Napolitano in persona di mettere mano al portafoglio con il fine di recuperare casa Cavour. Nesi ha espresso immediatamente la volontà di consegnare al Presidente della Repubblica un grande museo nazionale, come lo sono la casa di Garibaldi a Caprera, Palazzo Reale e le varie dimore per Vittorio Emanuele II. Napolitano, oltre ad aver trovato e dato i fondi, ha anche dato a Nesi un anno e mezzo perché questo progetto non rimanesse soltanto il sogno di un sognatore.
Lo staff, che porterà avanti questo progetto, dovrà fare in modo di valorizzare uno dei luoghi fondamentali della nostra storia, affinché non vada nel dimenticatoio. La casa di Cavour dovrà diventare una tappa turistica alla pari, se non di più, della Reggia di Venaria. Il Castello di Santena merita gli stessi sforzi da parte degli operatori, affinché torni ad essere un polo importante, dove storia e cultura si inseriscono in un ambiente ricco di suggestioni e stimoli. Si ricorda che Santena, oltre ad essere stato il luogo dove nacque il padre della patria, è uno dei quattro luoghi che ha ottenuto il patrocinio dello Stato per la ricorrenza della Festa Nazionale, insieme a Caprera, Genova, che ospita la tomba di Mazzini e Roma, dove sorge il Pantheon ed è sepolto Vittorio Emanuele II. La volontà degli operatori è quella di far diventare il Castello di Santena una seconda Venaria con flussi turistici importanti.
Per ora, il Castello è in piena fase di ristrutturazione degli esterni, finanziati dalla città di Torino. Quest’ultima è la legittima proprietaria del complesso dopo la donazione del 1947 da parte del marchese Giovanni Visconti Venosta. In autunno inizieranno i lavori all’interno del Castello. Gli interni sono stati studiati e progettati dall’architetto Carlo Pession e da una cordata di professionisti del settore. Nesi ha dato indicazioni ben precise agli architetti su come vuole che la casa venga fuori: non sarà soltanto una casa dell’800, poiché si inseriranno allestimenti multimediali all’avanguardia. Giudizi sull’effetto finale si avrà nel 2016, quando i primi visitatori potranno fruire di questo ambiente. Intanto, Nesi ha già indicato che si istituirà anche un centro studi cavouriani con la biblioteca dedicata allo statista e la possibilità di ospitare ricercatori da tutt’Europa.
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