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L’Aeroporto di Torino è stato declassato: cosa significa e quali sono le conseguenze

Da Gianluca Rini

Marzo 03, 2025

L’Aeroporto di Torino è stato declassato: cosa significa e quali sono le conseguenze

La recente riduzione di livello assegnata all’Aeroporto di Caselle, passato dalla categoria 9 alla 8 secondo le norme stabilite dal Ministero dei Trasporti, ha generato preoccupazioni tra operatori, cittadini e sindacati. Le regolamentazioni dell’Icao stabiliscono quale tipologia di aeromobili può utilizzare determinati scali, tenendo conto della lunghezza della pista e del volume di traffico.

Questo nuovo status comporta una variazione delle misure di sicurezza antincendio, con un taglio del personale dei Vigili del Fuoco. Intanto, emergono timori riguardo a possibili ripercussioni sul numero di voli e sulle attività economiche connesse al trasporto aereo.

I motivi della riduzione e gli effetti sui Vigili del Fuoco

La classificazione Icao, recepita dal Ministero, stabilisce requisiti minimi in termini di risorse umane e mezzi di pronto intervento. Il passaggio a uno standard inferiore significa che lo scalo torinese potrà contare su quattro operatori in meno, uno per ogni turno giornaliero.

I rappresentanti sindacali, in particolare la Cgil, hanno espresso perplessità: ritengono che, in passato, quando arrivavano velivoli di dimensioni maggiori era previsto un rafforzamento del personale nella fascia oraria interessata. Oggi, invece, mancherebbero garanzie analoghe, con il rischio di ridurre la capacità di risposta in caso di emergenze, specialmente per chi opera in prima linea sulla pista.

La riduzione del traffico aereo e le possibili conseguenze economiche

La revisione della categoria comporta, secondo alcune analisi di settore, un calo previsto tra il 10% e il 15% dei flussi di passeggeri nel medio periodo. Se le compagnie aeree dovessero preferire altri scali dotati di requisiti tecnici più elevati, esisterebbe il pericolo che Caselle subisca una perdita di competitività, con ripercussioni su ricavi e opportunità turistiche.

Questa situazione potrebbe rendere meno attraente lo scalo agli occhi di vettori internazionali, frenando la crescita in un contesto sempre più affollato. In aggiunta, bisogna considerare anche la vicinanza di Malpensa, che aumenta la preoccupazione per un danneggiamento ulteriore del bacino piemontese.

Gli scenari regionali e gli interventi auspicati

La riduzione di categoria ha aperto un dibattito sulle politiche da adottare per salvaguardare uno snodo aereo di rilievo per l’area piemontese. Le organizzazioni sindacali auspicano che la Regione adotti misure straordinarie, come investimenti mirati o accordi che tutelino livelli occupazionali e servizi ai passeggeri.

La preoccupazione riguarda soprattutto la sostenibilità economica dell’aeroporto, messa in difficoltà da possibili contrazioni del traffico e da un conseguente decremento dei margini di guadagno.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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