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Apre al pubblico la Sala Gonin a Porta Nuova: per due giorni si può visitare il capolavoro del Barocco

Da Gianluca Rini

Febbraio 28, 2025

Apre al pubblico la Sala Gonin a Porta Nuova: per due giorni si può visitare il capolavoro del Barocco

La stazione di Torino Porta Nuova apre eccezionalmente le porte di un ambiente solitamente inaccessibile: la Sala Gonin. Sabato 1 marzo e domenica 2 marzo, dalle ore 10 alle 18, i visitatori potranno ammirare questo spazio barocco, un tempo riservato alla famiglia Savoia in attesa del treno. L’ingresso è gratuito, ma l’accesso avverrà in piccoli gruppi per consentire a tutti di esplorare con calma un luogo di grande fascino storico e artistico.

La storia di un ambiente regale

Realizzata intorno al 1864, la sala prende il nome dal pittore Francesco Gonin, amato dalla corte sabauda. Questo locale era stato ideato per far sostare la famiglia reale in un contesto raffinato, dove ogni elemento decorativo contribuiva a celebrare la regalità dell’epoca.

Oggi, chi varca la soglia ne percepisce subito il carattere nobile, dovuto sia alla maestosità degli spazi sia ai dettagli che raccontano l’antico fasto. Il restauro e la conservazione attuali sono curati dalla Fondazione FS, che tutela il patrimonio ferroviario di interesse storico.

Dipinti, decorazioni e arredi preziosi

La sala è impreziosita da affreschi con effetto trompe l’oeil, i quali danno l’illusione di un cielo tra colonne e capitelli. Negli angoli si possono scorgere figure angeliche che sorreggono mappe dei quattro continenti, mentre su alcune tele compaiono personaggi mitologici, metafora degli elementi della natura.

L’ambiente sfoggia anche rivestimenti in legno del Settecento, mobili d’epoca e un maestoso lampadario in vetro soffiato di Murano, testimonianza di un’abilità artigianale ancora oggi ammirata in tutto il Paese. L’insieme regala la sensazione di trovarsi in un piccolo museo d’altri tempi.

Visite guidate e progetti della Fondazione FS

Nel corso dell’apertura straordinaria, guide specializzate illustreranno l’origine e le peculiarità della Sala Gonin. Poiché numerosi appassionati hanno già manifestato interesse, gli ingressi avverranno in gruppi ristretti e questo potrebbe comportare attese più lunghe.

Luigi Cantamessa, Direttore di Fondazione FS, ha sottolineato che, dopo aver dato priorità al recupero di treni e linee storiche, l’ente desidera valorizzare ulteriormente gli ambienti antichi presenti in diverse stazioni. Secondo Cantamessa, la fruizione di questi spazi offre un’occasione per nutrire conoscenza e sensibilità culturale.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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